Tra lanciatori spaziali e missili. La Space economy duale secondo Sipri
- Postato il 25 novembre 2024
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- Di Formiche
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Il settore spaziale globale è in piena trasformazione, trainato dalla crescita del fenomeno NewSpace. Un recente report pubblicato dal Stockholm international peace research institute (Sipri) e intitolato “Mapping the spread of newspace companies developing, testing, producing or marketing missile-related technology: a pilot study’’ offre una fotografia dettagliata di come questa rivoluzione stia ridefinendo il panorama industriale anche relativo allo sviluppo delle tecnologie missilistiche. Negli ultimi vent’anni, la rapida espansione del NewSpace ha portato alla nascita di un numero significativo di aziende che sviluppano, testano o commercializzano tecnologie missilistiche.
Uno dei dati più significativi riguarda lo sviluppo di piccoli e micro lanciatori, definiti come veicoli in grado di portare in orbita carichi fino a duemila chili. Secondo il report, almeno 98 aziende in 28 stati sono coinvolte in progetti di questo tipo. Una percentuale rilevante di queste realtà è localizzata anche in Stati come Cina, Israele e Taiwan. La Cina, in particolare, ha il maggior numero di aziende NewSpace coinvolte nello sviluppo di tecnologie missilistiche, spesso supportate da trasferimenti di tecnologia e finanziamenti governativi.
Un esempio significativo di questa trasformazione è rappresentato da Avio, azienda italiana leader nella propulsione spaziale e produttrice del lanciatore Vega. Attraverso la sua controllata Avio Usa, l’azienda ha annunciato un accordo con la texana Acmi Properties per sviluppare il suo primo impianto negli Stati Uniti dedicato alla produzione di motori a propellente solido. Questa iniziativa mira a soddisfare la crescente domanda americana nei settori della difesa e dello spazio, rafforzando la competitività italiana nel contesto globale del NewSpace. Oltre a colmare le lacune produttive negli Stati Uniti, Avio punta a introdurre tecnologie innovative come componenti avanzati per booster e rivestimenti termici, potenziando così le capacità industriali internazionali. Inoltre, l’azienda ha recentemente firmato un contratto con Raytheon, una divisione di RTX, per sviluppare motori a propellente solido essenziali per applicazioni di difesa, consolidando ulteriormente la sua presenza nel mercato statunitense.
La crescita del NewSpace non è distribuita uniformemente a livello globale. Se da un lato molte aziende si concentrano su applicazioni downstream, come i servizi basati su satelliti, dall’altro una minoranza si occupa di tecnologie dual-use direttamente collegate ai missili. Questo squilibrio riflette non solo le differenze economiche e tecnologiche tra i Paesi, ma anche l’interazione tra settori pubblici e privati. In Cina, ad esempio, il settore NewSpace beneficia di un modello ibrido tra aziende private e supporto statale, una condizione che non si riscontra in altre economie emergenti.
La proliferazione delle tecnologie missilistiche nel NewSpace introduce un elemento di complessità geopolitica. Il report evidenzia come la presenza di industrie missilistiche in stati non aderenti al Missile technology control regime (Mtcr), un accordo che riunisce una trentina di Paesi con linee-guida comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologie missilistiche, rappresenti una minaccia crescente per i meccanismi di controllo internazionali. Inoltre, la possibilità che queste tecnologie vengano commercializzate su scala globale amplifica i rischi legati alla sicurezza internazionale.
Un punto critico è rappresentato dalla necessità di espandere il dialogo e il coinvolgimento degli stati non partner. Sebbene il Mtcr abbia intrapreso iniziative di outreach con alcuni di questi Paesi, come Cina e Romania, altre nazioni strategiche, come Iran e Taiwan, rimangono al di fuori di un confronto strutturato. Questa lacuna evidenzia l’urgenza di una maggiore cooperazione internazionale per gestire i rischi emergenti.
Un altro aspetto da considerare, riportato nel report, riguarda il crescente numero di start-up che stanno ridefinendo il mercato del NewSpace. Queste aziende, spesso supportate da capitali di rischio e con un approccio imprenditoriale snello, stanno entrando in settori tecnologici tradizionalmente dominati da grandi attori statali. Ad esempio, il settore dei micro-lanciatori è particolarmente affollato, con realtà innovative provenienti da regioni come il Sud-Est asiatico e l’Europa orientale. Questo cambiamento non solo diversifica il panorama industriale, ma pone nuove sfide ai regolatori internazionali, che devono confrontarsi con attori non convenzionali e difficilmente inquadrabili nei meccanismi di controllo tradizionali.