Tosse con sangue e febbre alta persistente: “È un incubo, le costole fanno male per il tanto tossire. C’è chi guarisce e chi ha un improvviso tracollo”. Scatta l’allarme per la nuova misteriosa malattia
- Postato il 1 aprile 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
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A darne notizia il 29 marzo SHOT, il canale indipendente russo di breaking news su Telegram. Il sito riporta testimonianze di abitanti di varie città russe, che raccontano di una malattia con forti sintomi respiratori. La notizia è stata poi rilanciata da altri media come News.ru, Lenta.ru e Newizv.ru, che riferiscono della problematica osservando allo stesso tempo l’assenza di conferme ufficiali da parte delle agenzie statali.
Febbre e tosse con sangue
La malattia si manifesta inizialmente con i sintomi tipici di una comune influenza: stanchezza generale e dolori diffusi. Ma mentre alcuni malati guariscono al terzo-quarto giorno, altri hanno un improvviso tracollo. Subentra la febbre a 39°, che può durare anche 10 giorni, e una tosse debilitante testimoniata da molti utenti di SHOT. “È un incubo, le costole fanno già male per il tanto tossire”, ha scritto uno di loro. In un post firmato Alexandra si legge: “Anche dopo una settimana di antibiotici gli accessi di tosse non cessavano”. Rincara la dose un terzo utente: “La tosse non se n’è andata per un mese, la febbre è durata quasi tre settimane. Ho superato il Covid più facilmente”. Per altro, la malattia risulta negativa tanto al tampone per il Covid quanto a quello dell’influenza A e B. Alexandra ha ricevuto poi la diagnosi di infezione da Mycoplasma pneumoniae, un batterio che causa appunto sintomi corrispondenti a quelli di influenza e polmonite. Nessuna conferma ufficiale da parte delle autorità russe, ma fonti mediche la classificano come “infezione acuta del tratto respiratorio di origine non specificata (ARVI)”, riconducibile probabilmente proprio a questo batterio.
Nessun nuovo virus
Anche l’agenzia di stato RIA Novosti ha riportato la notizia, ma nonostante la crescente preoccupazione le autorità sanitarie non si sono sbilanciate e non hanno fornito informazioni né sul numero di casi né sugli eventuali ricoveri ospedalieri. Anzi, si parla di situazione assolutamente sotto controllo, al punto che non sono annunciate misure di monitoraggio supplementari dal momento che, affermano le autorità, i ricoveri ospedalieri non stanno aumentando e che non si assiste localmente a picchi anomali di infezioni stagionali. Secondo quanto dichiarato alla TASS dal dott. Gennady Onishchenko dell’Accademia Russa delle Scienze, l’Istituto Pasteur di San Pietroburgo – che si occupa nello specifico di influenza – non riferisce dell’esistenza di nuovi virus. Non c’è nemmeno da temere una nuova epidemia paragonabile a quella da Covid 19. Rospotrebnadzor, agenzia russa che si occupa di salute pubblica, ha dichiarato: “Nel corso del monitoraggio epidemiologico in corso e della sorveglianza genomica, nella Federazione Russia non sono stati identificati nuovi virus né virus con mutazioni significative“. L’agenzia spiega poi che: “Attualmente la situazione epidemiologica nella Federazione Russa per un gruppo di infezioni respiratorie, tra cui SARS, influenza, COVID-19 e polmonite acquisita in comunità (CAP) è stabile e pienamente controllata”. Nemmeno l’ARVI viene segnalata in crescita. Piuttosto, l’agenzia avverte che “diffondere informazioni di salute pubblica non verificate può causare un panico ingiustificato”, e che è molto meglio cercare un consulto medico sicuro piuttosto che affidarsi al web. I medici invitano i pazienti con sintomi persistenti a sottoporsi a degli esami per valutare l’entità di un’infezione respiratoria provocata da Mycoplasma p. o da un altro patogeno. In particolare il dott. Dmitry Malykh, dell’Unione russa dei pediatri, ha avvisato che l’infezione respiratoria acuta attualmente in corso è pericolosa soprattutto nella prima infanzia e per i bambini con malattie croniche, e che negli adulti si rischia la polmonite.
La polmonite atipica
Il batterio Mycoplasma p. può causare malattie in forma lieve (come mal di gola e raffreddore) o più gravi, come appunto la polmonite atipica che sta presumibilmente colpendo in Russia. La fascia di età maggiormente a rischio per questa patologia, la cui incubazione va da una a tre settimane, è quella compresa fra i 5 i 35 anni. Sono due i problemi principali legati alla polmonite atipica: il primo è che nelle persone con un sistema immunitario basso si possono avere gravi complicanze, anche neurologiche; la seconda è che la sua diffusione è molto facile, tanto che il Mycoplasma p. è ritenuto all’origine di circa il 40% delle polmoniti acquisite in comunità. Infatti dopo la guarigione il paziente, pur asintomatico, resta a lungo contagioso. Il contatto avviene tramite aerosol e si propaga rapidamente in luoghi affollati come le scuole e gli ospedali. La polmonite si previene con le consuete misure di igiene (lavarsi le mani, mettere le mani davanti alla bocca quando si tossisce o starnutisce ecc.) e si cura soprattutto con antibiotici, in particolare tetracicline.
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