Toscana, Renzi provoca Calenda: “Più voti e meno tweet”. Lui: “Non siamo in Parlamento col programma di Taverna”
- Postato il 21 agosto 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Matteo Renzi punzecchia via newsletter, Carlo Calenda gli risponde con un tweet. L’ennesimo battibecco a distanza tra i due ex soci del Terzo polo riguarda le Regionali in Toscana, e in particolare l’annuncio di Calenda – arrivato a sorpresa mercoledì sera – di non voler sostenere la ricandidatura del governatore Pd Eugenio Giani. Il leader di Azione infatti non ha apprezzato l’accordo programmatico tra Giani e i 5 stelle, in cui hanno hanno trovato spazio vari totem del partito di Giuseppe Conte: dal reddito di cittadinanza regionale alla riduzione dell’orario di lavoro, fino alla chiusura del rigassificatore di Piombino. “Giani ha firmato un accordo con il M5s che prevede assurdità, redditi di cittadinanza, no alle infrastrutture etc. Nessuno di questi punti è stato discusso o negoziato con Azione. Se il programma di governo della Regione lo decide la Taverna noi non ci siamo”, ha tuonato su X, riferendosi a Paola Taverna, la vicepresidente pentastellata che ha siglato il documento insieme ai rappresentanti dem.
Così Renzi, che da un anno a questa parte – dopo innumerevoli flirt con la destra – è diventato un convinto fautore dell’unità del centrosinistra, non si lascia scappare l’occasione di bacchettare il suo nemico–amico: “Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque stelle e Avs regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari No Vax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo”, scrive nella sua E-news.
L’ex premier poi provoca esplicitamente Calenda con un riferimento al suo iperattivismo social: “La differenza la fanno i voti, non i tweet. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli: se volete incidere, un tweet in meno e un voto in più. Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni”. Accuse velate a cui Calenda risponde, manco a dirlo, su Twitter: “Il Terzo polo ha fatto la campagna elettorale per il rigassificatore di Piombino e contro il reddito di cittadinanza. Caro Matteo Renzi, siamo in Parlamento perché gli elettori hanno votato questo programma, non quello della Taverna. Ad Azione tanto basta”, scrive.
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