Toscana alle urne domenica e lunedì. Duello tra il presidente uscente Giani del campo largo e il sindaco di centrodestra Tomasi

  • Postato il 10 ottobre 2025
  • Politica
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Toscana alle urne Regionali (12-13 ottobre). Dopo Marche, Valle D’Aosta e Calabria tocca alla regione del presidente uscente Giani. Poi andranno al voto Campania, Puglia e Veneto (23-24 novembre). C’è molta attesa per le urne toscane e sopratutto per il duello tra Eugenio Giani eletto presidente della Regione nell’ottobre 2020 alla guida di una coalizione dì centrosinistra e Alessandro Tomasi sindaco di centrodestra a Pistoia dove ha strappato per la prima volta la città a 70 anni di governo di sinistra e centrosinistra.

Le parole dei duellanti

Giani ha fiducia sul campo largo ma teme l’astensione. Dice: ”Il voto è dato per scontato come se i sondaggi avessero sostituito le urne”. Il presidente uscente conta su 4 liste: Pd, AVS, M5S e la lista Giani Presidente. È in pista per il bis e non è preoccupato più di tanto, prova soddisfazione per l’accordo in Palestina ma anche ,dice, avverte la loro sofferenza ha costretto a rivedere i piani. Crede ovviamente nei numeri del campo largo anche se, in altre regioni, non sembra aver funzionato. A tal proposito dice: ”No, in Toscana il campo largo ha funzionato e funziona con lo spirito costruttivo di comprendersi l’un l’altro, dai Cinquestelle ad AVS, dal Pd alla mia lista di Civici e Riformisti.” Quanto al rivale Tomasi sospende ogni giudizio. Conclude: ”Se sarò eletto raccoglierò anche alcune loro proposte”.

Alessandro Tomasi in quota a Fratelli d’Italia, sindaco di Pistoia, ex artigiano, dice di avere “sensazione dell’ultima ora positive”. E poi “la Toscana è impaurita: teme di perdere le sue industrie e la manifattura. Si può rimediare sostenendo i giovani con il diritto allo studio, alla casa, alla mobilità”.

Ha fatto una campagna elettorale incontrando tante persone nell’hinterland fiorentino, in testa i comitati degli alluvionati. Ha detto che il suo pallino sono i giovani. Ha precisato: ”L’anno scorso in 4.000 hanno lasciato la Toscana, 2.700 di loro erano laureati. Aiutiamoli con il diritto allo studio e al lavoro”. Se eletto la prima cosa che farà sono le pulci al bilancio miliardario della regione togliendo tutti gli sprechi e poi si impegnerebbe a fondo sulla Sanità. Quanto alla sicurezza è deciso a chiedere rinforzi a Roma anche se, la Regione “può comunque fare di più”. Tomasi è sostenuto da 5 liste: Lega, Forza Italia, Noi Moderati e 2 civiche.

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Blitz

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