Torrente Rupinaro a Chiavari, al via lo sfalcio. Il consigliere Grillo segnala schiume sospette

  • Postato il 16 luglio 2025
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  • Di Genova24
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torrente rupinaro

Chiavari. Sono iniziate le operazioni di pulizia estiva del torrente Rupinaro, con interventi che prevedono lo sfalcio della vegetazione e la rimozione del materiale litoide accumulato.
Ieri il vicesindaco ha firmato l’ordinanza per consentire l’accesso all’alveo da parte della ditta che si è aggiudicata l’appalto, Interfor di Genova, per un importo complessivo di 41.785,00 euro.

“Come ogni anno, questi interventi si svolgono per garantire sicurezza idraulica e decoro urbano, eliminando così detriti ed erbe infestanti. E come ogni anno, da quando amministriamo noi, la polemica è ricorrente come la pulizia − spiega l’assessore Paolo Garibaldi − le attività sono partite ieri nel canale di scolo a monte di Corso Valparaiso e in alcuni tratti dei suoi principali corrivi, Rio Rostio, Rio Lemme, Rio della Bona, Rio Campodonico, Rio Casale e Rio della Moranda. Mentre proseguiranno domani nel Rupinaro e progressivamente verso la foce del torrente, e nelle relative tombinature” .

Davide Grillo di Impegno Comune aveva segnalato con alcune foto le condizioni del torrente a livello di sospetto inquinamento definite “sempre più preoccupanti: vegetazione fuori controllo, schiume sospette in superficie e scarichi dubbi pongono interrogativi seri sulla salute ambientale e sulla sicurezza idraulica del corso d’acqua”.

torrente rupinaro
La foto del Rupinaro scattata da Grillo

Nella nota del consigliere si legge: “Negli ultimi giorni abbiamo documentato, anche tramite video, una situazione di degrado che non può più essere ignorata. Il letto del torrente è invaso da canne ed erbacce che potrebbero ostacolare il deflusso dell’acqua e trattengono rifiuti di ogni genere. Un problema che non è solo estetico, ma che espone la città ad un possibile rischio idrogeologico, soprattutto in caso di piogge intense. A rendere il quadro ancora più allarmante è la presenza ricorrente di schiume persistenti, la cui origine è tuttora sconosciuta. Nei giorni scorsi abbiamo documentato anche un flusso sospetto che sembrava di acque reflue. Vogliamo sapere cosa finisce davvero nel nostro torrente. Presenze riconducibili a fauna infestante, come ratti, se confermate, rappresenterebbero un indicatore di possibile degrado igienico del torrente. Inoltre, la fitta vegetazione e le pozze d’acqua stagnante presenti nel greto del Rupinaro potrebbero creare l’habitat ideale per la proliferazione di larve di zanzara, trasformando il torrente in un potenziale focolaio, proprio nel pieno della stagione estiva. Un rischio evitabile, se solo si intervenisse con una regolare manutenzione. Ci chiediamo chi controlla lo stato del Rupinaro e se sono previste analisi delle acque e della qualità ambientale, inoltre vorremmo sapere a chi spettano la pulizia e la manutenzione ordinaria del corso d’acqua”

Autore
Genova24

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