Torna a Torino il Festival Internazionale dell’Economia: le nuove generazioni al centro del dibattito:

  • Postato il 8 maggio 2025
  • Economia
  • Di Quotidiano Piemontese
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Festival internazionale dell'economia

TORINO – “Le nuove generazioni del mondo” è il titolo della quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia, in programma dal 30 maggio al 2 giugno 2025 a Torino. Curato da Editori Laterza e organizzato in collaborazione con il Collegio Carlo Alberto (CCA) e il Torino Local Committee (TOLC), il Festival torna con un’edizione profondamente legata al presente, ma con lo sguardo puntato sul futuro.

Tema centrale: il disagio giovanile, ma anche le opportunità di crescita in un mondo in rapida trasformazione. Un tema trasversale che verrà esplorato attraverso più di 100 eventi pubblici, distribuiti tra talk, dialoghi, lezioni magistrali, incontri con autori e spettacoli.

“Mai come quest’anno serve un’analisi accessibile ma rigorosa dei grandi scenari economici”, ha dichiarato Tito Boeri, direttore scientifico della manifestazione, che aprirà ufficialmente i lavori venerdì 30 maggio al Teatro Carignano con Daron Acemoğlu (Nobel 2024) e Christopher Pissarides (Nobel 2010).

Nuove generazioni: sfide, speranze e contraddizioni

Al centro del Festival, il vissuto e le prospettive delle giovani generazioni, in un contesto segnato da crisi economiche, guerre, precarietà lavorativa, disagio psicologico e incertezze ambientali. Ma non mancherà un focus sulle possibilità di riscatto e innovazione, a partire da formazione, occupazione e tecnologia.

Saranno presenti grandi nomi dell’economia mondiale, come Paul Krugman, Michael Spence, James Heckman e Joel Mokyr, ma anche voci italiane e internazionali dalla sociologia, psicologia, demografia e letteratura. Attesi, tra gli altri, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Matteo Lancini, Stefano Bartezzaghi, Alessandra Minello e Ginevra Lamberti.

Una lettura multidisciplinare del presente

Il Festival affronterà con un approccio scientifico e trasversale temi cruciali come la denatalità, la trasformazione del lavoro, la mobilità sociale, il ruolo delle donne nel mercato del lavoro e l’emergenza abitativa.

Attenzione anche ai NEET, i giovani che non studiano né lavorano, su cui interverrà il demografo Alessandro Rosina, e al valore di buoni insegnanti, tema affrontato da Johan Rockoff della Columbia University.

Ampio spazio sarà dato anche all’Europa e alle sue fragilità: dal populismo economico alle conseguenze dell’anti-globalismo, fino ai nuovi scenari post-pandemia e post-bellici, con contributi di Martin Wolf, Marc Lazar, Harold James e Yury Gorodnichenko.

Novità e formati consolidati

Accanto ai formati già noti come Le Parole chiave, Dialoghi, Intersezioni e Cineconomia, quest’anno debuttano I dialoghi della Stampa, a cura del quotidiano La Stampa, e una nuova serie di incontri sull’imprenditoria giovanile, la transizione verde e la lotta alla disuguaglianza.

Domenica 1° giugno sarà la giornata dei giovani, con i premi EcoQuiz ed EconoMia rivolti a studenti delle medie e superiori.

“Il Festival vuole essere un luogo in cui si costruiscono strumenti di comprensione condivisa”, ha sottolineato Giuseppe Laterza, presidente di Laterza. “Non per dare risposte semplici, ma per allargare lo sguardo sul mondo che ci aspetta”.

Con il suo palinsesto ricco e articolato, il Festival Internazionale dell’Economia 2025 si conferma come uno degli appuntamenti culturali più importanti del panorama europeo, capace di tenere insieme alta divulgazione, rigore scientifico e partecipazione civile.

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Quotidiano Piemontese

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