Torino istituisce il Registro della Bigenitorialità: pari dignità ai genitori separati
- Postato il 3 novembre 2025
 - Cittadini
 - Di Quotidiano Piemontese
 - 2 Visualizzazioni
 
                                                                            
TORINO – Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato l’istituzione di un “Registro della Bigenitorialità”, un nuovo strumento pensato per garantire pari dignità ai due genitori e favorire il coinvolgimento di entrambi nella vita dei figli e delle figlie. La deliberazione, di cui è primo firmatario Silvio Viale (+Europa Radicali Italiani), è stata approvata il 3 novembre 2025 con 23 voti favorevoli e un solo astenuto.
Il provvedimento delega alla Giunta Comunale la definizione e l’attuazione di un “Regolamento Comunale per la tenuta del Registro della Bigenitorialità e del Doppio Domicilio”, che dovrà stabilire modalità operative e criteri di gestione.
Un passo verso la parità genitoriale
Nel presentare la proposta, Viale ha sottolineato come l’obiettivo sia «garantire pari dignità ai due genitori e coinvolgerli entrambi nelle attività dei figli», ricordando che la bigenitorialità è un principio riconosciuto dalla legge come diritto del minore a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, anche in caso di separazione o divorzio.
La consigliera Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha espresso sostegno al provvedimento, sottolineando la bontà dell’iniziativa e la condivisione emersa in Commissione durante la discussione.
Le posizioni dei gruppi consiliari
Non sono mancate, tuttavia, osservazioni e richieste di approfondimento.
Per Andrea Russi (M5S), il Registro «da solo non basta» se non accompagnato da misure concrete come sportelli gratuiti di mediazione familiare, linee guida per le scuole, sostegni economici e un Osservatorio comunale sulla genitorialità separata. Per questo, il Movimento 5 Stelle ha scelto di non partecipare al voto.
Simone Fissolo (Moderati) ha riconosciuto l’importanza del tema, pur ritenendo che sarebbe stato opportuno affrontarlo «più seriamente, senza delegarlo completamente alla Giunta Comunale».
Sulla stessa linea, ma con voto favorevole, Ivana Garione (Moderati) ha chiesto di prevedere un servizio di mediazione familiare, per evitare che il Registro diventi motivo di ulteriori conflitti tra genitori.
Dal Partito Democratico sono giunti interventi sia di natura tecnica che politica. Caterina Greco ha chiesto di valutare i costi economici connessi alla tenuta del Registro, mentre Lorenza Patriarca lo ha definito «uno strumento utilissimo nell’interesse del minore».
Claudio Cerrato (PD), pur dichiarandosi favorevole, ha espresso perplessità sul metodo adottato, ritenendo che sarebbe stato «più corretto proporre direttamente un Regolamento o una mozione, per non svilire il ruolo del Consiglio Comunale».
Il commento della Giunta
L’assessore ai Servizi Demografici Francesco Tresso ha ricordato che il Registro della Bigenitorialità è già attivo in altri Comuni italiani, come Genova, e ha spiegato che al cartellino anagrafico del minore potrà essere allegata un’informazione suppletiva utile a segnalare la presenza del doppio domicilio o di contatti equivalenti con entrambi i genitori.
Un modello per altre città?
Con questa delibera, Torino si unisce al gruppo dei Comuni che scelgono di dotarsi di strumenti amministrativi per tutelare i diritti dei minori e promuovere la corresponsabilità genitoriale.
Il prossimo passo sarà la redazione del Regolamento Comunale, che dovrà trasformare il principio di bigenitorialità in pratiche concrete a beneficio delle famiglie.
L'articolo Torino istituisce il Registro della Bigenitorialità: pari dignità ai genitori separati proviene da Quotidiano Piemontese.