Torino, inaugurato a Borgo Dora il nuovo sistema anti-allagamenti: un’opera da oltre 5 milioni contro gli effetti del cambiamento climatico
- Postato il 13 giugno 2025
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- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Un passo concreto verso una città più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del cambiamento climatico. È stato inaugurato a Borgo Dora il nuovo sistema di drenaggio urbano, frutto della collaborazione tra SMAT e Politecnico di Torino. Un intervento strategico che punta a risolvere il problema cronico degli allagamenti in uno dei quartieri più soggetti a eventi meteorici intensi.
“L’aumento degli eventi meteorologici estremi impone soluzioni concrete e integrate”, ha dichiarato l’assessora Foglietta. “Serve uno sforzo collettivo per rafforzare la resilienza dei territori urbani, oggi messi a dura prova dall’impermeabilizzazione e dalla densità edilizia”.
L’area oggetto dell’intervento – storicamente nota come Balôn – è tra le più basse di Torino, punto di raccolta delle acque piovane provenienti da una vasta superficie di oltre 640mila metri quadrati. In passato, bastavano piogge intense per trasformare cantine, negozi e magazzini in vere e proprie vasche allagate.
Ora, grazie a un investimento superiore ai 5 milioni di euro, la situazione cambia radicalmente. Il progetto ha previsto l’installazione di tre stazioni di sollevamento, una vasca di espansione, quattro nuove condotte per 510 metri totali, tra cui un collettore scatolare lungo 270 metri, e due nuovi sfoci nella Dora Riparia, equipaggiati con valvole di ritenuta e sette pompe di scarico attivate in caso di piena.
Secondo Paolo Romano, presidente di SMAT, i benefici si sono già visti: “Durante gli ultimi temporali, l’opera ha dimostrato la sua efficacia. Abbiamo evitato allagamenti che in passato avrebbero causato danni ingenti”.
L’intervento si fonda su uno studio realizzato dal Politecnico di Torino e dal Centro Ricerche SMAT, che aveva evidenziato una carenza critica della rete di drenaggio urbana quando le piogge superano i 100 mm/ora – soglia sempre più frequente con la “tropicalizzazione” del clima.
“Questa infrastruttura migliora la resilienza dell’intero sistema idrico cittadino”, ha sottolineato la professoressa Zanetti. “È anche un esempio virtuoso di sinergia tra università, gestori dei servizi e amministrazione pubblica. E dimostra come il PNRR possa essere utilizzato in modo efficace e puntuale”.
Un investimento totale da 2,4 milioni
Ma il progetto non si ferma qui. Il nuovo sistema di drenaggio si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione del quartiere, finanziato con fondi PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), per un ulteriore investimento di 2,4 milioni di euro.
Entro fine anno si prevede il completamento dei lavori di sistemazione tra piazza della Repubblica, via Cigna, corso XI Febbraio e la Dora. Gli interventi includono la manutenzione della pavimentazione storica, il ripristino delle lastre originali, la realizzazione di isole verdi e permeabili per la sosta e la mobilità dolce.
Grande attenzione anche all’accessibilità e alla sicurezza scolastica, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento degli accessi agli edifici scolastici della zona. Un ritorno alle origini è previsto anche nella gestione delle acque meteoriche, con il ripristino della storica modalità di regimazione.
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