Torino, chiesti 30 anni per 38 attivisti per i disordini alle manifestazioni del 1° Maggio del 2017 e del 2019

  • Postato il 5 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – La Procura di Torino ha formulato richieste di pena complessive che superano i 30 anni di carcere per 38 attivisti di area antagonista, nell’ambito del procedimento legato ai disordini verificatisi nelle manifestazioni del 1° Maggio del 2017 e del 2019.

Gli imputati sono riconducibili a più sigle: i centri sociali Askatasuna e Gabrio, nonché alla «galassia» No Tav.

I capi d’accusa principali riguardano resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale in occasione delle manifestazioni del 1° Maggio, rispettivamente nel 2017 e nel 2019.

In particolare, per alcuni protagonisti sono state chieste pene distinte: ad esempio, per Mattia Marzuoli (leader del centro Askatasuna) la richiesta è di un anno e sei mesi in riferimento ai fatti del 2019, e di un anno per quelli del 2017. Per Andrea Bonadonna e Giorgio Rossetto, invece, è stata richiesta una pena di un anno ciascuno. Infine, per Dana Lauriola sono stati richiesti otto mesi per il 2017 e nove mesi per il 2019.

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Quotidiano Piemontese

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