Top e flop 12ª giornata Serie A: Kean stile Ballando con le Stelle, la solitudine di Juric, il Theo triste

  • Postato il 11 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Sono tornate le sette sorelle. Forse sei e mezzo visto che questo Milan capace di matare il Real in Champions rischia di essere matato dal Cagliari, sicuramente preso a colpi di Zappa. Davanti però le fila sono serrate da ben sei squadre racchiuse in pochi punti. E se Napoli, Inter e Juventus son di casa in quei quartieri alti che trasudano tricolore, Atalanta, Fiorentina e Lazio cominciano a farci l’abitudine. A dire il vero la banda di Gasp oramai non fa più notizia, sarebbe strano il contrario.

E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della dodicesima giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo per entrare nel periodo natalizio, stiamo per diventare tutti più buoni…tranne noi!

Top e Flop della dodicesima giornata di serie A: Vlahovic, Lautaro, Lukaku una stecca in tre

  • Lukaku FLOP 4: il gol al Milan resta un unicum della sua maledizione cronica nel segnare nei big match. A San Siro tra un fischio e l’altro devono essergli fischiate, e non poco, le orecchie. Insomma non ne azzecca una e Conte lo toglie quasi per disperazione.
  • Lautaro Martinez FLOP 4,5: Big Roma è in buona compagnia, l’argentino quest’anno va così, segna di tanto in tanto, almeno quello ultimamente, ma riesce poco o nulla a fare la differenza. Se non fosse Lautaro verrebbe da dire “inutile”.
  • Vlahovic FLOP 5: ogni tanto ripiomba nel pessimismo leopardiano che lo circonda da quando è alla Juve. Segna, si sblocca, si esalta, poi tac torna agli inferi: terza partita di fila a bocca asciutta tra errori e limiti tecnici che a volte sembrano spaventosi. Cosa che Motta preferisce giocare senza centravanti pur di toglierlo da mezzo.
  • Yildiz TOP 7: l’altra faccia della Juve che ride e sorride con la lingua da fuori nel giorno del compleanno di Del Piero. What else?
  • Dumfries FLOP 5: testa tra le nuvole si perde un McTominey di passaggio nell’area piccola, sì vero abbiamo detto area piccola.
  • Buongiorno e Acerbi TOP 7,5: se Lautaro e Lukaku si son beccati una insufficienza è anche e soprattutto merito loro, due molossi in difesa che non han fatto passare nulla o quasi.
  • Di Gregorio 5/7: come sopra, un po’ Dumfries, un po’ Sommer. Per uno che non era abituato a prendere gol in campionato nella prima ora di gioca ne prende 4 senza quasi opporre resistenza. E proprio mentre qualcuno pensa che forse il Perin visto con lo Stoccarda avrebbe fatto sicuramente meglio, lui nega più di una volta il pokerissimo all’Inter.
  • Kean e Lookman TOP 8: bomber da doppietta, dirompenti come le rispettive squadre.
  • Zaccagni TOP 7,5: due gol pesanti nelle ultime due partite per un totale di 6 punti. Vi bastano come motivazione?
  • Maldini FLOP 5: con la Lazio non gli riesce nulla, ciabatta qua e là senza troppo senno. Non era la sua partita. Amen.
  • Tourè FLOP 3: sceglie il modo sbagliato per deviare un pallone ma soprattutto la porta sbagliata. Dis-graziato.
  • Zortea-Zappa TOP 8: avete presente la Z che Zorro metteva sui cattivoni dopo averli battuti a duello? Beh loro la Z, doppia, anzi tripla, l’hanno disegnata sui resti del Milan reduce dalle glorie del Bernabeu. Altro che ultima lettera dell’alfabeto. Non in Sardegna evidentemente.

Top flop Allenatori: Juric esonerato prima di iniziare, Baroni c’è

  • FLOP JURIC – E’ durato meno di una meteora, una sorta di “dead man walking” della panchina. Esautorato già prima del suo arrivo nella capitale. Non poteva finire diversamente. Era già tutto previsto. E lui di questo non ha assolutamente colpe.
  • TOP BARONI – ieri Castellanos, oggi Zaccagni. La Lazio di Baroni va anche quando non meriterebbe a pieno come forse col Cagliari e a Monza ma questa è la virtù dei forti. Baroni si è iscritto al club dei big, per ora è un’iscrizione provvisoria ma gira voce che Lotito gli voglia fare l’abbonamento.

Supertop dodicesima giornata: ma ke…Kean! 10 e lode

Il tassametro corre e corre veloce. Già proprio quello che lo scorso anno in serie A era rimasto fermo, a zero. Incredibile come cambiare aria possa cambiare un giocatore. Se la maglia della Juve fosse troppo pesante per lui lo scopriremo solo in un futuro non ben identificato se e quando questo ragazzone con i treccioloni avrà una seconda opportunità in una grande squadra. Per ora la maglia viola non pesa per nulla, anzi lo fa volare. E lui segna, segna, segna, e balla, balla, balla. Manco fosse Ballando con le Stelle. Per ora la stella che riluccica è la sua!

Superflop 12° giornata: Theo Hernandez triste e desolato, 3!

Salvate il soldato Theo. Nemmeno il tempo di pavoneggiarsi per essersi messo nel taschino i “galacticos” che vede giocatori sardi da tutte le parti, qualcuno anche nel borsone e subisce tutto in una stato catatonico come se non fosse lui ma uno messo là per caso.

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Virgilio.it

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