Ticket d’ingresso a Venezia: dal 2026 aumentano i giorni a pagamento
- Postato il 18 settembre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il problema dell’overtourism a Venezia sta spingendo la città a trovare soluzioni e strategie per gestire il turismo di massa. Tra questi? Il ticket d’ingresso, che per il 2026 vedrà importanti novità. Se fino a oggi erano 54 le giornate concentrate tra aprile e giugno in cui serviva pagare per accedere, ora si sale a 60.
La scelta è già al centro del dibattito tra chi trova la misura assolutamente essenziale per proteggere la città e chi, invece, già teme effetti collaterali per visitatori, residenti ed economia locale. Vediamo come cambia il ticket d’ingresso a Venezia per il 2026.
Come cambierà il ticket d’ingresso a Venezia nel 2026
La giunta comunale ha approvato il nuovo calendario, che allunga l’applicazione del ticket ai weekend primaverili ed estivi, con alcune settimane continuative nei ponti festivi più “caldi”. Le giornate coinvolte copriranno dal 3 aprile al 26 luglio, con ingressi a pagamento dalle 8.30 alle 16.00. Restano invece escluse dal provvedimento le isole minori.
Il contributo non ha ancora un costo definito: la cifra verrà stabilita con un provvedimento successivo. La voce dell’assessore al bilancio Michele Zuin ha voluto sottolineare quanto lo strumento possa essere utile per programmare con anticipo e gestire con equilibrio la città, mentre l’amministrazione Brugnaro insiste su quanto la visione sia innovativa per la laguna.
Le date del ticket 2026
Di seguito le date stabilite per il pagamento del ticket d’ingresso a Venezia per il 2026:
- Aprile: dal 3 al 6, 10-12, 17-19, 24-30
- Maggio: 1-3, 8-10, 15-17, 22-24, 29-31
- Giugno: 1-7, 12-14, 19-21, 26-28
- Luglio: 3-5, 10-12, 17-19, 24-26

Nessun cambiamento per gli orari, con richiesta ticket dalle 8:30 alle 16. Il prezzo? 5 euro per chi si muove con anticipo e 10 euro per chi prenota all’ultimo momento, ma il Comune si riserva di ampliare i casi in cui potrebbe scattare una tariffa più alta.
Come negli anni precedenti, il contributo non riguarda le isole minori come Murano, Burano e Torcello. Restano valide anche le esenzioni: non pagano i residenti in Veneto, chi alloggia in una struttura ricettiva della città, i lavoratori, gli studenti con sede a Venezia, i parenti fino al terzo grado dei residenti e altre casistiche specifiche indicate sul portale ufficiale.
Il ticket d’ingresso a Venezia è ancora in prova
Nonostante l’estensione, il ticket resta una misura sperimentale e non priva di criticità. Il regolamento dovrà essere rivisto, soprattutto sulle esenzioni: studenti, pendolari, parenti dei residenti e altre categorie dovranno avere procedure più chiare e rispettose della privacy. Proprio su questo punto è intervenuto il Garante, che ha sanzionato il Comune con una multa per l’uso scorretto dei dati personali.
Le polemiche non mancano: secondo il sindacato Cgil, l’amministrazione dovrebbe fermarsi un attimo per valutare i risultati reali e discutere sulla soglia di carico sostenibile per la città. Ma da Ca’ Farsetti la linea resta chiara: il contributo serve a governare i flussi, evitare il sovraffollamento e proteggere la laguna.
Nel 2025 sono stati impiegati circa 140 operatori tra steward, agenti e verificatori: oltre 445.000 controlli effettuati sui QR code, con circa 2.500 verbali emessi. L’incasso complessivo aveva superato i 5,4 milioni di euro, con la punta massima il 2 maggio, quando quasi 25mila visitatori hanno acquistato il voucher.
Per vedere Venezia nel 2026, soprattutto nelle date più battute, servirà pagare un ticket d’ingresso ed è anche bene organizzarsi con anticipo per poter accedere a una tariffa agevolata.