Ti spettano fino a 10.000 euro in questi casi ma nessuno te lo dice: opportunità ghiottissima
- Postato il 27 maggio 2025
- Economia
- Di Blitz
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Un nuovo ricchissimo bonus in arrivo per molti lavoratori italiani, che potranno richiedere una cifra mai vista finora tra i sussidi.
Sono ormai decine i bonus sociali e per lo sviluppo che possono essere richiesti dalle famiglie italiane, per garantire un’economia più florida. Tra i diversi bonus previsti dalla nuova Legge di Bilancio, in particolare, ce n’è uno dedicato ai lavoratori che si allontanano da casa.
Sempre più persone, negli ultimi anni, decidono di partire in cerca di lavoro e fortuna altrove, lasciando casa e il proprio paese. I più fortunati riescono a rimanere nella stessa regione, altri si trovano costretti anche a cambiare stato, emigrando verso lidi più floridi.
Un nuovo bonus per i lavoratori “in trasferta”
Nel 2025 chi troverà un nuovo lavoro a tempo indeterminato lontano da casa avrà una marcia in più per affrontare questa nuova sfida. Grazie a un nuovo bonus previsto dalla Legge di Bilancio, sarà possibile ricevere fino a 5.000 euro all’anno per affrontare le spese legate agli affitti.

Il contributo potrà essere riconosciuto direttamente dal datore di lavoro sotto forma di rimborso esentasse, che quindi non verrà conteggiato nel reddito imponibile. Una modalità diretta e vantaggiosa, che riduce così l’impatto delle spese legate al trasferimento, equilibrando così le differenze economiche tra regione e regione.
Per accedere all’incentivo, però, bisogna rispettare alcuni requisiti precisi, il primo è la data di assunzione, che deve rientrare in un periodo preciso. Il contratto a tempo indeterminato deve essere firmato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, si ha tempo quindi fino a fine anno.
La seconda condizione riguarda il reddito percepito l’anno scorso, nel 2024 e che non deve superare i 35.000 euro totali. Il terzo criterio invece è geografico, bisogna trasferire la propria residenza nel Comune della nuova sede di lavoro, che deve trovarsi ad almeno 100 chilometri da quello di partenza.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, nella circolare n. 4/2025, ha chiarito che questo rimborso non può essere cumulato con la detrazione IRPEF per affitto o manutenzione. Tuttavia, se il rimborso non copre l’intero importo speso, la parte restante può ancora essere detratta, si tratta qui di scegliere con attenzione la formula più conveniente.
Le somme rimborsate dal datore non danno diritto a ulteriori detrazioni, ma le agevolazioni restano compatibili se gestite in modo complementare. Lo stesso principio si applica cioè anche ad altri incentivi, come il bonus ristrutturazione o l’ecobonus, l’importante è quindi evitare sovrapposizioni.
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