Theia, il pianeta fantasma che ha creato la Luna: il nuovo studio che conferma la storia dietro al nostro satellite

  • Postato il 29 novembre 2025
  • Di Panorama
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La Luna non dovrebbe esistere. O meglio, non così. Venere non ha satelliti. Marte ne ha due “ridicoli”, di 10-20 km. La Terra invece si porta dietro un colosso di 3.470 km di diametro, più di un quarto del nostro pianeta. Un’anomalia che per decenni ha fatto impazzire i planetologi: come si spiega? Con un impatto catastrofico, brutale e al tempo stesso creativo: lo scontro tra la proto-Terra (chiamata “Tiamat”) e Theia, un corpo celeste grande quanto Marte, lanciato verso di noi a una velocità dieci volte superiore a quella di un proiettile. Un evento che avrebbe potuto distruggere tutto e che invece diede origine alla nostra compagna più fedele: la Luna.

Oggi quell’episodio remoto torna alla luce grazie a uno studio pubblicato su Science e condotto da un team internazionale dell’Università di Chicago e del Max-Planck-Institut. Una ricerca che conferma la teoria più accreditata su uno dei più affascinanti misteri della storia cosmica: come è nato il nostro satellite?

La Luna è un unicum nel Sistema solare

Da sempre gli scienziati si interrogano sulla sua origine. Perché la Terra possiede una Luna così grande quando gli altri pianeti rocciosi o non hanno satelliti (come Venere) o li hanno minuscoli (come Marte)? Il nostro satellite, dal diametro di 3.470 km, è un caso eccezionale: il suo raggio è più di un quarto del diametro terrestre. Non dovrebbe esistere, almeno secondo le regole “classiche” del Sistema solare.

Per anni ha dominato la teoria della “fissione”, secondo cui la Luna sarebbe stata strappata dalla Terra, forse dal bacino dell’Oceano Pacifico. Una spiegazione seducente, sostenuta dalla sorprendente somiglianza chimica tra le rocce lunari e quelle terrestri. Ma gli scienziati l’hanno definita più volte «un’elegante confusione».

La conferma scientifica

Oggi la teoria dell’impatto non è più solo la più plausibile, ma riceve una conferma fondamentale. Analizzando 15 campioni terrestri e 6 campioni lunari delle missioni Apollo, i ricercatori hanno dimostrato che la Terra e la Luna sono chimicamente indistinguibili, soprattutto riguardo al ferro. La spiegazione è sorprendente e definitiva: al momento dell’impatto, la Terra e Theia divennero un unico corpo, con il nucleo di Theia collassato nel mantello terrestre e i detriti lanciati nello spazio a formare lentamente la Luna.

Non solo: lo studio conferma anche che Theia apparteneva al Sistema solare interno, escludendo ipotesi interstellari e fantasiose — nessuna navicella aliena, come qualcuno scherzava a proposito della cometa 3I/Atlas.

Luna e Terra: gemelli cosmici

Da allora, la Luna è rimasta legata alla Terra in un rapporto gravitazionale unico, tanto stretto da mostrarci sempre la stessa faccia. Non è scienza da laboratorio. La Luna rallenta la rotazione terrestre, stabilizza il clima, rende possibile la vita come la conosciamo. Senza quell’impatto catastrofico, la Terra sarebbe un pianeta diverso. Forse inospitale. Il caos primordiale ha generato equilibrio. Come una metafora nietzschiana, dalla distruzione è nata una nuova armonia. Una bellezza terribile, ma vitale: la danza eterna che ci accompagna nelle notti più scure.

Autore
Panorama

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