The Guardian celebra la trasformazione di Catania, dove il cibo è il protagonista della scena

  • Postato il 16 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Catania è una città in continua trasformazione: dalle radici greche alla sua rinascita barocca, dai decenni trascorsi a combattere la criminalità organizzata all’apertura sempre più evidente al turismo. È proprio quest’ultimo dettaglio che ha catturato l’attenzione del noto quotidiano britannico The Guardian che ha celebrato la città siciliana raccontandone le sfumature gastronomiche, ma non solo.

Questa è una città dove l’architettura è testimonianza tangibile della sua storia fatta di distruzione e rinnovamento, dove spicca un utilizzo unico della lava come materiale da costruzione principale. Non è un caso se Catania viene soprannominata “la città nera”.

Scoprire Catania attraverso le sue specialità gastronomiche

Sono diverse le qualità che conferiscono a Catania un fascino distintivo. Per il quotidiano The Guardian, una delle più evidenti riguarda il cibo, da quello casereccio alle specialità di street food. Ai suoi lettori, infatti, consiglia trattorie dove provare i sapori più autentici di uno dei piatti simbolo della città: la pasta alla norma a base di pasta fresca, salsa di pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata e basilico.

Non ci sono prove storiche a riguardo, ma si dice che l’origine di questo piatto sia legata a un’esclamazione di ammirazione fatta dal commediografo catanese Nino Martoglio. Provandola esclamò “Chista è ‘na vera Norma!”, paragonando il piatto alla perfezione dell’opera lirica “Norma” del celebre compositore catanese Vincenzo Bellini.

Catania offre un’esperienza vibrante e coinvolgente che può essere vissuta soprattutto tra gli stand dei suoi mercati. The Guardian, infatti, menziona il famoso mercato del pesce, situato nel cuore del centro storico. “A piscaria”, come viene chiamato nel dialetto locale, è un luogo capace di catturare l’essenza dell’anima vivace e tumultuosa tipica della Sicilia.

E, ovviamente, se parliamo delle delizie tipiche catanesi, non poteva certo mancare il seltz al limone, una bevanda rinfrescante a base di limone venduta nei chioschi situati nelle piazze storiche della città, e la granita con la brioche.

Mercato del pesce a Catania
Fonte: iStock
Il famoso mercato del pesce a Catania

Tra castelli, riserve naturali e una nuova scena culinaria

Per raccontare il profilo caratteristico di Catania, il quotidiano The Guardian cita anche un aspetto probabilmente poco noto ai più. La popolazione bengalese della città costituisce quasi il 7% dei 13.000 residenti stranieri: una presenza che sta portando alla nascita di una nuova scena culinaria basata sui sapori asiatici. Il quotidiano britannico racconta soprattutto alcune realtà che si affacciano sullo storico mercato “A Fera O’Luni” in Piazza Carlo Alberto.

Tra i monumenti, vicini a qualche ristorante da provare, viene citato il Castello Ursino, costruito per volere di Federico II di Svevia e progettato da Riccardo da Lentini, temporaneamente chiuso e attualmente non visitabile.

Infine, ai suoi lettori consiglia un luogo non proprio dietro l’angolo, ma ideale per chi, visitando la Sicilia in macchina, desidera inserire nell’itinerario una tappa naturale. Marina di Ragusa offre una riserva di straordinaria bellezza, con un sentiero appartato di 6 chilometri che si snoda lungo il fiume Irminio e la rigogliosa costa mediterranea. Si tratta di un luogo molto amato dalle famiglie siciliane e dagli appassionati di birdwatching perché qui vi fanno tappa numerose specie migratorie durante i loro viaggi dall’Africa.

Autore
SiViaggia.it

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