“Tevere come la Senna? A Parigi in 10 sono finiti in ospedale. Nuotare nel fiume è bello, ma deve essere sicuro”: il parere di Paltrinieri
- Postato il 12 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Nuotare nel Tevere sarebbe bellissimo, un sogno non solo per me ma per tutti”. Il campione di nuoto Gregorio Paltrinieri commenta così la proposta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sulla possibilità di rendere tra cinque anni il Tevere un fiume balneabile, imitando quanto accaduto a Parigi con il fiume Senna. Il nuotatore però ricorda proprio la terribile esperienza vissuta un anno fa alle Olimpiadi di Parigi 2024, quando le gare di nuoto in acque libere furono rimandate più volte perché la Senna era inquinata, per poi svolgersi nonostante la concentrazione di batteri fosse pericolosamente vicina alle soglie di pericolo o in alcuni casi anche superiore. “Dieci di noi sono finiti in ospedale. Le promesse devono essere mantenute: l’acqua deve essere pulita e sicura per chi fa il bagno”, sottolinea Paltrinieri, interpellato dall‘Adnkronos.
Il nuotatore azzurro, uno dei più grandi di tutti i tempi, ai Giochi di Parigi fu penalizzato proprio dalla particolare condizione di gara, in un fiume con correnti molto forti. Vinse invece due medaglie – argento e bronzo – nelle gare in vasca, lui che in totale vanta 5 medaglie olimpiche e 19 podi mondiali. La Senna balneabile, che doveva essere uno dei simboli dei Giochi di Parigi, creò non poche polemiche e problemi. Per inquinamento furono rinviate le prime competizioni di triathlon, mentre altre competizioni si svolsero nonostante condizioni al limite: un’inchiesta di Mediapart ha svelato come nei giorni di alcune gare la concentrazione di batteri superava le soglie stabilite, ma quei dati furono tenuti nascosti.
Molti atleti furono sorpresi a vomitare dopo aver terminato la loro prova. Alcuni denunciarono infezioni e problemi intestinali. Lo ricorda appunto lo stesso Paltrinieri: “Da subito mi sono detto favorevole a nuotare nel fiume parigino – racconta – però quando l’anno scorso ai Giochi abbiamo nuotato nella Senna, non era la situazione adatta a noi per mille problematiche, non mi sembrava pronta. Tanto che dieci di noi atleti sono anche finiti in ospedale“. Il nuotatore quindi non è contrario all’idea di un Tevere balneabile, ma chiede che tutto sia fatto a regola d’arte: a Parigi, ad esempio, per le Olimpiadi è stato rimesso a posto tutto il sistema fognario della capitale parigina. Ciò ha reso la Senna più pulita, seppure forse non balneabile.
“Avere un fiume balneabile, in una città grande e calda come Roma, sarebbe il top anche come luogo messo a disposizione della città per godersi le sponde, farsi un bagno rinfrescante, che può aprire nuove opportunità per la Capitale”, dice Paltrinieri. Che pensa anche a una possibile gara nel Tevere: “A Parigi – ricorda – ero talmente attaccato alla sponda, perché non volevo prendere la corrente forte al centro del fiume, che sentivo la gente addosso, la vedevo sopra. Mi sembrava veramente di nuotare vicino alle persone: questo per noi, ma anche per il pubblico, è bello“. Quindi Paltrinieri conclude: “In termini di competizione secondo me sarebbe bello e farebbe anche bene avere un Tevere balneabile, però il fiume deve essere pulito. Quando lo sarà, prometto che mi ci butto anche io“.
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