Terzo mandato, De Luca torna all’attacco: “Chi decide il futuro di un territorio? Gli elettori o i cacicchi di partito che stanno a Roma?”
- Postato il 17 gennaio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Chi deve decidere il destino e il futuro di un territorio? I cittadini o i burocrati di partito che stanno a Roma? Intendo cacicchi veri, quelli che non hanno mai rapporti con i territori. Il futuro di un territorio lo decidono i cittadini, gli elettori. A me pare un principio democratico irrinunciabile”. Sono le parole pronunciate nella sua consueta diretta Facebook dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che torna all’attacco contro il governo Meloni a proposito del ricorso di Palazzo Chigi contro la legge regionale campana che chiede il terzo mandato per il politico dem.
De Luca accusa nuovamente il governo Meloni di aver preso una iniziativa “contra personam”: “Il governo nazionale ha violato un principio fondamentale in uno Stato di diritto: la legge è uguale per tutti. Invece in Italia non è stato così. Il Veneto sta completando con il collega Zaia il terzo mandato, lo sta già finendo. La Regione Piemonte ha approvato la stessa legge della Regione Campania un anno e mezzo fa senza che il governo la impugnasse. È incredibile ma è così. Tre Regioni approvano la stessa legge: per due Regioni il governo non dice niente, per una ricorre alla Corte Costituzionale. Aspetteremo con grande serenità il giudizio della Corte”.
E rincara: “In questi anni di lavoro noi abbiamo fatto un miracolo e il miracolo più grande non sono le opere, ma aver creato una identità della Campania che prima non esisteva. Oggi la Campania è una grande famiglia, una grande realtà unitaria nella quale si riconoscono tutti i cittadini, a prescindere dai colori politici. Oggi ci si sente orgogliosi di essere cittadini campani, da Napoli a tutte le altre città e province della Regione – continua – Possiamo camminare in Italia a testa alta. Quella Regione che veniva indicata come la Regione dei rifiuti, della disamministrazione, dei morti ammazzati, oggi è una Regione modello in Italia. Quando andiamo nei dibattiti e nelle sedi istituzionali, si alzano in piedi, guardano e parlano con rispetto della Campania. Sinceramente non ha fatto nessuno quello che abbiamo fatto noi prima, durante e dopo il Covid”.
De Luca conclude: “Abbiamo deciso di non perderci nella politica politicante, ma di concentrare la nostra attenzione sulle opere da continuare: noi faremo in Campania nei prossimi due mesi quello che in altre Regioni fanno in dieci anni. Ricordatevi sempre: i politicanti ovviamente queste cose non le sanno e se ne infischiano. Tutti quelli che hanno parlato in queste settimane – chiosa – non hanno mai fatto un riferimento concreto ai programmi in corso nella Regione Campania. Tutta politica politicante: un candidato a me, un candidato a te”.
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