Terza età, il turismo diventa «senior»
- Postato il 5 aprile 2025
- Di Panorama
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Affollano i musei, si mettono in fila per ore pur di visitare la mostra del momento, si iscrivono alle associazioni più disparate per gli hobby più insoliti, incuranti degli acciacchi si cimentano nella scoperta di remoti e inaccessibili siti naturalistici, persino i trekking estremi e i campi tendati nei deserti non li spaventano. Sono diventati esperti del web che solcano alla ricerca del volo più conveniente, della meta meno conosciuta, spinti da un indomito desiderio di scoperta. Gli anni non hanno appannato lo spirito d’avventura, anzi forse proprio una rinnovata consapevolezza che il tempo a disposizione è inferiore a quello già vissuto, ha sviluppato in loro un inarrestabile dinamismo.
Solo gli ultra-65enni, i motori del turismo globale. Si incrociano negli aeroporti di tutto il mondo, solitamente in piccoli gruppi, creati magari da una delle tante associazioni nate come funghi su internet, talvolta non si sono mai incontrati prima, accompagnati o meno da una guida, per niente disorientati dalla barriera di una lingua diversa, dall’incognita di un Paese sconosciuto. Hanno il portafoglio pieno, da anni di risparmi, da una pensione pingue come solo il vecchio sistema previdenziale retributivo sapeva dare, hanno figli già grandi più o meno sistemati professionalmente (e se non lo sono, è il momento che se la vedano per proprio conto) e hanno maturato anche quel pizzico di sano egoismo che li ha sganciati dal ruolo esclusivo di «nonni-parcheggio-nipoti». E così ora se la godono. Molti hanno anche archiviato un matrimonio e ora assaporano il gusto di un futuro che vedono ancora promettente di sorprese sentimentali.
Certo, parliamo di persone in buona salute che, tra i 60 e i 70 ma anche con qualche anno in più, non sono una fetta marginale della popolazione, grazie a un sistema sanitario in larga parte gratuito, ai progressi della scienza medica e a un’educazione alimentare e di vita che ha permeato le loro vite.
Così, mentre i trenta-quarantenni si dibattono tra lavoro precario o impiego sottopagato, mutuo o affitto che strangola e famiglia da mantenere, i loro genitori possono finalmente permettersi qualche lusso. Il patrimonio complessivo degli italiani ammonta a 5.732 miliardi di euro, con un incremento di 270 miliardi (+5 per cento) rispetto al 2023 e di oltre mille miliardi (+22 per cento) rispetto alla fine del 2019. Sui conti correnti sono attualmente depositati 1.120 miliardi di euro.
E non dimentichiamo che gli italiani sono anche i maggiori proprietari immobiliari. Un tesoretto che per gran parte è nelle mani della popolazione «matura» che ha imparato a godersela. «Non siete obbligati a lasciare una eredità, potete spendere tutto» e poi: «Non donate nulla ai vostri figli, vi abbandoneranno, meglio spendere tutto» è stato il consiglio lanciato dal noto avvocato matrimonialista, Annamaria Bernardini De Pace, che si è tirata dietro una valanga di critiche da parte di qualche integralista, ma anche tanti commenti favorevoli da chi ha visto rompere la catena generazionale dei lasciti. Cosa c’è di meglio, dopo una vita di sacrifici, che girare il mondo e cogliere al volo tutto ciò che il turismo offre, è il nuovo ideale di chi accede alla pensione.
Questo esercito di «viveur» della terza età sono sempre più numerosi. Oltre una persona su cinque in Europa ha più di 65 anni e l’Italia è al primo posto con il 24 per cento della popolazione anziana. Secondo i dati Istat il turismo senior nel nostro Paese vale 22 miliardi di euro.
L’istituto di previsioni Oxford Economics ritiene che entro il 2030 la capacità di spesa degli ultra- 65enni a livello globale sarà di 5.500 miliardi di dollari. I settori in cui si concentrerà la domanda sono oltre alla salute, la tecnologia, la casa e per l’appunto, il turismo. I report dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, indicano che la spesa per consumi tra i senior cresce in maniera più veloce rispetto a quella degli adulti quarantenni, grazie a robuste pensioni e alla tendenza a focalizzare i loro interessi sul benessere e i divertimenti tra i quali hanno un posto primario i viaggi.
L’Organizzazione mondiale del turismo ha stimato che entro il 2030, il 35 per cento degli spostamenti internazionali sarà «senior». La preferenza va alle crociere, ai centri benessere e ai tour di gruppo anche se c’è grande interesse per circuiti personalizzati. Il turismo senior potrebbe generare, sempre secondo l’Organizzazione, di qui a cinque anni, 520 miliardi di dollari di giro d’affari, con le crociere a fare la parte del leone, con 30 milioni di passeggeri over 65 entro il 2030.
L’ultimo Rapporto Longevità, realizzato dalla Silver Economy Network, stima la spesa turistica dei senior italiani intorno ai cinque miliardi di euro a cui si aggiungono ulteriori sette miliardi per servizi ricreativi, spettacolo e cultura. Dalle ricerche emergono anche altri aspetti. Uno studio della piattaforma di prenotazioni Booking ha rilevato che gli ultra-65enni hanno grande dimestichezza con le tecnologie, si servono preferibilmente del web per le prenotazioni anche se resistono i rapporti con le agenzie fisiche, ma solo perché si ha la sensazione di essere al riparo dalle truffe, non per poca familiarità con la Rete. Inoltre, c’è una spiccata sensibilità ecologista al pari delle giovani generazioni, il che induce a preferire mete in cui il turismo abbia ricadute positive sulle popolazioni locali e scarso impatto sull’ambiente.
Un altro luogo comune da sfatare è che vengono scelte esclusivamente destinazioni «comode». «Sono sempre più numerosi i clienti che ci chiedono vacanze con trekking, escursioni e con esperienze particolari come dormire in un antico tempio o sedersi al tavolo da pranzo con famiglie locali» afferma Maurizio De Palma, ceo e fondatore di Cocooners, piattaforma dedicata ai senior attivi, come dice il sito, con oltre 60 mila iscritti. «I nostri viaggi, ma anche i semplici eventi infrasettimanali come corsi specializzati in fotografia, lingue, yoga, visite a mostre e musei, aperitivi, sono rivolti a 60-70enni con punte anche anagraficamente più alte. Le preferenze vanno a tour di gruppo per avere l’occasione di fare nuove amicizie». Più uomini o più donne? «Il 60-70 per cento delle adesioni è di donne, che sono le più dinamiche. Gli uomini spesso vanno al traino di mogli e fidanzate, sono un po’ pantofolai. Il livello economico è medio -alto e sono sempre più numero di coloro che vogliono viaggiare due-tre volte l’anno senza badare a spese».
E, come commenta Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group, consorzio di tour operator, non si accontentano di andare a Parigi o Berlino. «C’è un crescente interesse verso esperienze di viaggio meno convenzionali, destinazioni meno battute dal turismo di massa come Botswana, Bhutan, Bolivia, Nepal, Tasmania, Nuova Zelanda, Algeria e altre ancora».
Basta fare un rapido giro sul web e c’è la conferma di come l’offerta per chi è in pensione sia in aumento. C’è chi come Turisanda, storico tour operator, ha un’ampia sezione dedicata alle dieci migliori mete per i sessantenni con particolare attenzione ai single «garantendo la possibilità di condividere l’esperienza con persone della stessa età». E a dimostrazione che i più attempati non sono affatto tecnologicamente analfabeti, ci sono blog a loro dedicati con consigli, curiosità e stimoli per destinazioni di tutti i tipi e per tutte le tasche. Uno tra i tanti è Nonni Avventura, creato da Gianni Odasso e Teresa Torsello che raccontano come nonostante qualche problema di salute, non abbiano perso la voglia di viaggiare. «Il mio problema cardiaco non mi impedisce di godere di nuove imprese, così come il mal di schiena di Gianni non è un problema mentre siamo in giro per il mondo» scrive Teresa su questa divertente piattaforma di scambio di chiacchiere digitali, dove fa una carrellata dei Paesi visitati e delle esperienze con tanti consigli.
La domanda è diventata sempre più sofisticata e variegata. Oltre alle declinazioni dei viaggi, da quello super rilassante in un centro benessere a quello più movimentato e avventuroso con trekking o campi tendati nel deserto (li offre Kel12), ci sono anche permanenze all’estero abbinate a lezioni di danza, yoga, cucina e lingue straniere. Infine, soggiorni legati a forme di volontariato. Volunteering Solutions cura programmi di quello senior in oltre 20 destinazioni in Asia, Africa, Sud America, Europa e Australia. Si va da servizi di supporto agli studenti in scuole o organizzazioni non profit, alla cura dell’ambiente e alla salvaguardia di specie protette, alla tutela dei siti archeologici. Per chi ha iniziativa, curiosità e voglia di rimettersi in gioco, si può davvero dire che la vita ricomincia a 60 anni.