Terremoto Inter, Chivu ha chiuso tutti in hotel per un chiarimento prima delle vacanze: cos’è successo nello spogliatoio

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Tre settimane di vacanza per riflettere e resettare dopo una stagione complicatissima da un punto di vista fisico, ma soprattutto mentale, terminata con l’eliminazione agli ottavi di finale del Mondiale per Club. L’Inter si ritroverà dopo il 20 luglio ad Appiano Gentile per poi cominciare il ritiro estivo. Prima delle vacanze, però, serviva un chiarimento. Cristian Chivu è stato schietto e duro dopo il caos legato alle dichiarazioni di Lautaro Martinez: ha chiuso tutti in hotel e ha ottenuto un confronto nello spogliatoio per un chiarimento collettivo.

Il motivo? Rimettere un po’ d’ordine, chiarire i ruoli, capire i motivi di determinate uscite pubbliche e soprattutto riportare serenità e calma in un ambiente già di per sé movimentato per più motivi. Le parole di Lautaro – da capitano – sono state apprezzate in società e da Chivu, ma hanno scatenato una serie di reazioni che hanno complicato ulteriormente tutto. Perché prima è arrivata la risposta (fortissima) di Calhanoglu (e moglie). Poi il like di Marcus Thuram al turco ha destato sospetti. Se a questo aggiungiamo l’eliminazione dal Mondiale per Club ma soprattutto una ferita Champions ancora palesemente aperta, la frittata è fatta.

E Chivu – giovane sì come allenatore, ma che da calciatore di ambienti burrascosi ne ha vissuti in carriera – ha voluto dare un segnale forte, di leadership, di personalità e di diplomazia. Un confronto in cui i senatori hanno preso la parola, in cui Lautaro Martinez ha chiarito con Marcus Thuram dopo quel like sospetto, in cui i big – leggasi gli italiani Barella, Bastoni, Dimarco, Darmian e Acerbi – hanno cercato di analizzare nel dettaglio la crisi cercando di dare e darsi delle risposte. Certo, non si risolve tutto in un’ora di confronto, nemmeno in due. Ma era importante gettare le basi, abbassare la temperatura in una focosa Charlotte e tornare lucidi in vista di una stagione lunga, dispendiosa ma fondamentale per il futuro dell’Inter, di Chivu e di tanti calciatori nel pieno o alla fine della loro carriera.

Dagli zero titoli alle dichiarazioni di Lautaro: Inter, è stato un giugno “movimentato”

Il sogno Triplete, poi Doblete, poi Champions. E poi gli zero titoli. Da lì è cambiato tutto. L’addio di Inzaghi dopo pochi giorni ha scosso l’ambiente. Nessuno se lo aspettava, nonostante l’accordo pare sia stato trovato ben prima dell’ufficialità. Poi l’arrivo di Chivu, la partenza per il Mondiale per Club e le prime voci su Calhanoglu: “Vuole il Galatasaray”, iniziavano a tuonare dalla Turchia. L’attenzione era però sul campo, nonostante le voci di mercato abbiano destabilizzato l’ambiente. L’Inter passa il girone, ma è decimata: Chivu decide di mandare a casa gli infortunati Hakan Calhanoglu e Davide Frattesi. Zero minuti per entrambi nella competizione. “Li abbiamo mandati in vacanza anche perché si sarebbe creato qualche rumore”, ha spiegato l’allenatore nerazzurro.

Non l’ha presa benissimo Lautaro Martinez, che dopo l’eliminazione contro il Fluminense sbotta: “Ho visto cose che non mi sono piaciute. Chi vuole rimanere, rimanga. Chi vuole andare via, vada via”. Marotta conferma: “Parlava di Calhanoglu”. Da lì il caos in poche ore: la moglie del turco lancia una frecciatina, poi arriva la rumorosissima risposta del centrocampista: “Un leader sta accanto ai compagni in momenti così, non divide“. Marcus Thuram approva: like sui social. Serviva ordine prima delle vacanze. Così Chivu si è imposto: prima ci si confronta, poi si riordinano le idee in vacanza prima di ricominciare. Gesto apprezzato dalla dirigenza. È solo il primo passo diplomatico che servirà per ricucire una spaccatura importante nello spogliatoio.

L'articolo Terremoto Inter, Chivu ha chiuso tutti in hotel per un chiarimento prima delle vacanze: cos’è successo nello spogliatoio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti