Terremoto FdI, Claudio Cavallo si dimette dalla presidenza provinciale: “Partito danneggiato da 6 o 7 senza peso”
- Postato il 8 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Provincia. “Ho consegnato le mie dimissioni da Presidente provinciale di FDI eletto con oltre l’80 % dei voti. Continuerò a credere in Fratelli d’Italia, almeno sino a quando rappresenterà i valori che mi sono propri sino dal 1974, anno della mia prima iscrizione al MSI – Fronte della Gioventù”. Lo fa sapere, in una nota, il sindaco di Stellanello Claudio Cavallo.
Spiega Cavallo: “Al momento non ritengo ci siano le condizioni politiche per lavorare serenamente in provincia di Savona. Alcune persone, 6/7 non di più e peraltro con scarsissimo peso elettorale dimostrato, stanno a mio avviso creando un danno al partito ma pare godano di appoggi altolocati o perlomeno così dichiarano pubblicamente, in ogni caso non ho visto nessun intervento censorio e quindi deduco che questi comportamenti non siano meritevoli di interesse”.
“Il mio unico obiettivo era divertirmi a fare politica per passione e non certo per conquistarmi poltrone che potessero garantirmi una prebenda, per fortuna o per capacità professionale non ne ho bisogno – aggiunge -. Non mi diverto più e comunque ritengo di avere ancora da fare tante cose nella vita più divertenti che gestire certe situazioni da ‘asilo Mariuccia’. Presi in mano il partito savonese nel dicembre 2018 quando, a seguito dell’inchiesta rifiuti del comune di Alassio che coinvolse, oltre ad altri, il presidente provinciale dell’epoca e ci ritrovammo in 4 a cercare di ridare presenza politica locale”.
“Ho coinvolto molti amici e oggi in provincia esistono 14 circoli territoriali. Il mio pensiero di assoluta gratitudine va a questi amici, la stragrande maggioranza degli iscritti, anche loro per passione hanno dato molto e sono convinto che hanno le intelligenze e le capacità per perseguire i loro obiettivi. Grazie di cuore per loro ci sarò sempre, insieme alla rete di relazioni che la vita mi ha permesso di costruire ci sarò in caso di necessità, come amico ma non più come presidente provinciale”, conclude Cavallo.