Terra, fuoco e famiglia: l’affascinante avventura di Etna Vini Neri
- Postato il 10 ottobre 2025
- Lifestyle
- Di Forbes Italia
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Il progetto Etna Vini Neri nasce nel 2018 con la prima vendemmia. A spingerlo è stato il giovane Santo Neri, che sin dall’età di 16 anni nutriva una grande passione per il vino. Pur non possedendo allora le competenze analitiche di mercato che ha acquisito in seguito, fu lui a suggerire al padre e allo zio di investire in un terreno famigliare, che sarebbe poi diventato l’origine di queste vigne. Con il tempo la superficie si è ampliata fino a raggiungere 8 ettari — per un totale di circa 40.000 bottiglie, distribuite su sei etichette proprie.
Le vigne sono esclusivamente sul versante nord dell’Etna, nella zona di Linguaglossa, in contrada Arrigo e Borrigliona, fino a circa 600–700 metri. Storicamente, Arrigo era considerata meno pregiata rispetto a Randazzo o Passopisciaro. Tuttavia, la qualità dei vini, soprattutto bianchi, ha aiutato la reputazione della contrada nel contesto internazionale. La contrada Arrigo è un altopiano naturale caratterizzato da antiche colate laviche; i terreni risultano armonizzati, poco sabbiosi. I venti favoriscono la pulizia e la freschezza delle uve. I vini qui sono noti per il loro tocco affumicato, la struttura leggera e le acidità nette, che li rendono eleganti e poco alcolici — vini contemporanei, asciutti e vibranti.
In Borrigliona, alle sfide delle temperature precoci si aggiunge la grande escursione termica. Le vigne, spesso allevate ad alberello su piede franco, sono antieconomiche per la scarsa produzione, ma preservano l’identità territoriale e offrono uno straordinario microclima. Qui, la viticoltura senza irrigazione diventa anche una sfida.
Viticoltura, cantina e strategia familiare
L’approccio dei Neri è fortemente “terroir-driven”: non importa la quantità, ma l’autenticità del territorio. Collaborano con l’enologo Calogero Statella, noto anche per Terre Nere, per garantire controllo e protezione durante la vinificazione. Per la famiglia, l’obiettivo a regime è produrre circa 250.000 bottiglie, mantenendo la coesione e la serenità di un progetto familiare compatto — elementi fondamentali per affrontare le sfide future con chiarezza e consapevolezza. L’ambizione è possedere vigne in zone diverse dell’Etna per raccontare le sfumature di ciascun terroir, rafforzando così l’identità del territorio come punto di forza qualitativo.
La strategia è puntare sul valore, non sul volume. Anche se i prezzi possono sembrare elevati, il progetto cerca di bilanciare un approccio elitario con un accesso più democratico, offrendo un portafoglio di vini distinti per stile e terroir, ma sempre autentici.
Le etichette: un viaggio sensoriale tra viti e annate
- Etna Rosato 2024
Ottenuto da 100% Nerello in pressa diretta e affinato per cinque mesi sui lieviti, si presenta con profumi delicati di fiori, pesca candita e limone. Il sorso è secco, pulito e vibrante, di grande contemporaneità e immediatezza. - Etna Bianco 2023
Caratterizzato da note di erbe, citronella, ginestra e pesca, offre una spina acida lineare che gli conferisce tensione e freschezza. È un bianco serio e moderno. Interessante anche il confronto con l’annata 2018, sorprendentemente evoluta ma ancora vitale, che regala sentori di tabacco, limone, acacia, pietra ed erbe, con acidità alta, salinità verticale e un finale appena affumicato. - Contrada Arrigo Bianco 2022
Da vigne di circa cinquant’anni, vinificato solo in acciaio e affinato dodici mesi sulle fecce fini, unisce limone maturo, erbe e una marcata salinità. È un vino generoso ma allo stesso tempo puro e concentrato. Tra le annate precedenti, la 2020 si distingue per precisione e per un equilibrio perfetto tra acidità snella e pienezza del palato. - Etna Doc Rosso 2023
Si apre su profumi maturi di ciliegia rossa e arancia. Al palato mostra acidità alta, tannini raffinati e uno stile contemporaneo, vivace e piacevole. La 2018, invece, rivela un lato più evoluto e complesso, dimostrando la capacità dei rossi dell’Etna di invecchiare con grazia. - Contrada Arrigo Rosso 2022
Un vino di straordinaria precisione e verticalità, con frutto rosso croccante e puro, acidità fresca e tannini setosi che donano tensione e profondità. È un’annata eccezionale, capace di mettere in luce le potenzialità del cru. Anche le versioni precedenti confermano la stessa vibrazione e coerenza stilistica. - Borrigliona 2022
Proveniente da una sottozona storica a 600–700 metri di altitudine, con viti pre-fillossera ad alberello, esprime un naso splendido, affumicato e fruttato. Il sorso è concentrato, sostenuto da acidità snella e tannini setosi, con grande tensione. Si impone come un vino elegante, definito e di rara finezza.
Il progetto Etna Vini Neri racconta una storia di passione, famiglia, territorio e visione. Una realizzazione nata da una scommessa adolescenziale di Santo Neri, trasformata in un’avventura vitivinicola che punta all’eccellenza qualitative più che alla quantità, valorizzando terroir differenti, vigne antiche, sostenibilità e autenticità. La collaborazione con Calogero Statella, l’ambizione verso fine wines e una strategia chiara rendono questo progetto un simbolo crescente di “Borgogna d’Italia” nell’Etna Doc.
L’articolo Terra, fuoco e famiglia: l’affascinante avventura di Etna Vini Neri è tratto da Forbes Italia.