Termovalorizzatore, tredici sindaci tra cui quelli di Cairo e Cengio firmano per il no
- Postato il 18 febbraio 2025
- Politica
- Di Il Vostro Giornale
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Valbormida. Un documento congiunto, firmato da tredici sindaci, contro l’ipotesi di un termovalorizzatore in Valbormida: Cairo Montenotte e Cengio (i cui territori sono individuati dal progetto come possibili siti di realizzazione dell’impianto), Bardineto, Bormida, Calizzano, Dego, Giusvalla, Mallare, Massimino, Millesimo, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale dicono no.
I primi cittadini dei comuni firmatari sono riuniti a Cengio il 17 febbraio per confrontarsi e condividere
una posizione su questo tema molto sentito. Troppe sono le ferite ancora aperte per non fare una profonda
riflessione.
“La decisione unanime è un no fermo alla realizzazione di un termovalorizzatore in Valbormida. L’attuale situazione ambientale e quella pregressa non permettono di accogliere un impianto con queste caratteristiche – si legge sul documento – In passato abbiamo assistito, passivamente all’insediamento di aziende chimiche, un biodigestore e una
gestione troppo attendista rispetto all’attività di cokeria. La Valbormida deve cambiare rotta, favorendo da
un lato l’insediamento di aziende a basso impatto ambientale e dall’altro valorizzando quanto di bello,
interessante e accogliente ha questo territorio”.
“Riteniamo opportuno un incontro immediato di tutti i Comuni della Valbormida, che invitiamo ad aderire, con i vertici di Regione Liguria per esprimere le motivazioni del no a questo progetto, un no che non è dettato da posizioni ideologiche ma da concrete proposte di sviluppo sostenibile”, concludono i sindaci.
Per domani è convocato un tavolo di confronto a Carcare, che insieme ad Altare, Quiliano e Vado, manca nel documento già stilato. Un caso politico, visto che i sindaci di area di centro destra si sono compattati prima della riunione convocata da Rodolfo Mirri? Ora toccherà a quelli di centrosinistra esprimersi, seppur il parere contrario sembra essere l’intento comune.