Termovalorizzatore in Valbormida, se ne discute in Consiglio comunale a Cengio

  • Postato il 15 aprile 2025
  • Politica
  • Di Il Vostro Giornale
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comune cengio

Cengio. “Sarà un Consiglio Comunale cruciale quello convocato per mercoledì 16 aprile alle ore 20.30. All’ultimo punto dell’ordine del giorno, il numero 10, compare una questione tanto delicata quanto decisiva: l’ipotesi di realizzazione di un termovalorizzatore a Cengio”.

L’associazione Valle Bormida Pulita e il Comitato “No all’inceneritore in Valbormida” annunciano la discussione che si terrà nella sala consiliare cengese e proseguono: “Un tema che tocca nervi scoperti, a partire da quello della salute pubblica. In un territorio che ha già conosciuto le conseguenze dell’inquinamento industriale, la sola idea di accogliere un impianto per l’incenerimento dei rifiuti riapre ferite ancora aperte. Non si tratta di tecnicismi o valutazioni astratte, ma di una scelta di fondo: che futuro vogliamo per Cengio? Quali valori devono guidare le decisioni pubbliche? Il punto all’ordine del giorno, seppur formulato in modo generico come “discussione”, è il frutto di un importante lavoro della minoranza, che nelle scorse settimane si è fortemente opposta all’ipotesi di un impianto e ha chiesto a gran voce che il Consiglio Comunale si esprimesse in modo chiaro e inequivocabile per il NO. Una pressione politica che ha portato la maggioranza ad accogliere il tema in aula, anche se con una formulazione più vaga. Ma la richiesta della minoranza è precisa: prendere posizione. Senza ambiguità”.

“Il Sindaco e la Giunta si sono più volte detti contrari a nuovi impianti di termovalorizzazione, ritenendoli incompatibili con un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e della salute. Oggi è il momento della coerenza – concludono dal comitato – Nessuna compensazione economica può giustificare il rischio, anche minimo, per la salute dei cittadini. La salute non si baratta. La salute non si monetizza. E a questo si aggiunge un dato di fatto: nessun beneficio strutturale per il territorio. Nessun ritorno certo in termini occupazionali, ambientali o strategici. Solo il rischio concreto di tornare a essere un punto debole nella rete territoriale della gestione dei rifiuti. In un’epoca in cui l’Europa spinge per la riduzione, il riuso e il riciclo, puntare su un termovalorizzatore appare come un passo indietro, non un investimento sul futuro. Una scorciatoia vecchia, fuori asse rispetto alle vere sfide ambientali del nostro tempo. Il Consiglio Comunale è chiamato a scegliere. Non solo sull’impianto, ma su una visione di paese. È il momento della responsabilità. È il momento della memoria. È il momento del coraggio. Chi siederà in quell’aula dovrà ricordare che una comunità si amministra pensando ai prossimi decenni, non ai prossimi bilanci. La cittadinanza, e in particolare chi in questi mesi si è mobilitato in difesa del territorio, attende una sola risposta. Chiara. Senza condizioni.
No al termovalorizzatore”.

Autore
Il Vostro Giornale

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