Termovalorizzatore, Casella (AVS): “Doveroso rendere noto quanto emerso dal tavolo in Provincia”

  • Postato il 25 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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“È necessario un atto di trasparenza da parte della Provincia, perché per adesso l’unica posizione ufficiale delle amministrazioni locali resta quella del febbraio scorso, quando i sindaci della Val Bormida hanno firmato un documento unitario contro la realizzazione di un termovalorizzatore in Val Bormida. Se negli ultimi sette mesi è cambiato qualcosa, è giusto che i cittadini siano informati”.

Così Jan Casella, consigliere regionale AVS e vicepresidente della Terza Commissione Regionale “Attività produttive, Cultura, Formazione e Lavoro” torna sull’impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti.

Casella lancia un appello al presidente della Provincia di Savona per rendere pubbliche le decisioni emerse dal tavolo provinciale sulla gestione dei rifiuti, dopo le ultime esternazioni in cui il presidente Olivieri ha aperto alla possibilità di realizzare un impianto sul territorio savonese: “Su una questione così importante, la popolazione deve essere informata di ogni passaggio amministrativo e di ogni novità sostanziale. Non ci si può nascondere dietro a dichiarazioni giornalistiche che diffondono solo tensione nei territori interessati”.

“Da parte nostra, è nota la contrarietà a questo tipo di impianto, come abbiamo evidenziato nelle interrogazioni presentate in Regione per chiedere chiarezza sullo stato del progetto. Così come è immorale pensare di realizzarlo in Val Bormida, una terra che ha pagato un prezzo altissimo in materia di inquinamento e salute, oppure nell’area di Quiliano e Vado Ligure, dove sono già presenti due discariche, di cui una in fase di ampliamento, e dove negli anni è stata fatta una scelta di sviluppo economico retroportuale”.

“Un inceneritore rischia di vanificare gli sforzi compiuti dai cittadini per aumentare la quota di raccolta differenziata ed è falso che questo impianto chiude il ciclo di rifiuti: terminata la combustione, dagli impianti escono rifiuti speciali, che vanno portati in discarica” conclude il consigliere regionale.

Autore
Il Vostro Giornale

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