Telemarketing selvaggio, 14 chiamate moleste al mese per ogni italiano: arriva lo scudo anti-truffa

  • Postato il 19 maggio 2025
  • Di Panorama
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Sono almeno 14 le telefonate indesiderate che ogni cittadino italiano riceve in media ogni mese. Un dato che fa riflettere: equivale a quasi 10 miliardi di chiamate moleste all’anno sull’intero territorio nazionale. Ma dietro a numeri che sembrano italiani – con prefissi di Roma, Milano o Napoli – si nasconde spesso tutt’altro: call center illegali all’estero, software automatici e vere e proprie truffe telefoniche.

Secondo il report 2025 di Hiya, società di sicurezza digitale, l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti dal fenomeno del telemarketing selvaggio, insieme a Francia e Spagna. Più della metà di queste telefonate, il 56%, ha uno scopo fraudolento: contratti mai richiesti, phishing, vendite aggressive e finti servizi. Il resto si concentra su offerte commerciali non autorizzate.

Il trucco più diffuso è lo spoofing: la manipolazione del numero telefonico visualizzato sul display per far sembrare che la chiamata provenga da un numero italiano, mentre arriva dall’estero. Si tratta di un inganno su larga scala che sfrutta prefissi noti (come 02 o 081) o sequenze simili a quelle dei cellulari. Se si prova a richiamare, il numero risulta inesistente o irraggiungibile.

Lo scudo anti-truffa: come funzionerà il doppio filtro Agcom

Per arginare questa marea invisibile, l’Agcom ha annunciato un piano in collaborazione con gli operatori telefonici, fondato su un duplice scudo tecnologico pensato per bloccare le chiamate camuffate ancora prima che raggiungano il telefono degli utenti. Nei prossimi tre mesi, i gestori telefonici installeranno un primo livello di protezione: software intelligenti in grado di intercettare le chiamate provenienti dall’estero che si mascherano da numeri fissi italiani. In presenza di anomalie, la comunicazione sarà interrotta immediatamente, senza che il telefono dell’utente squilli nemmeno una volta.

Nel giro di sei mesi, il sistema verrà potenziato con un secondo filtro, rivolto ai numeri mobili. In questo caso, le compagnie verificheranno in tempo reale se un numero di cellulare italiano è effettivamente esistente, attivo e compatibile con il traffico telefonico previsto. In caso contrario, la chiamata verrà bloccata all’origine. Il progetto è stato studiato con l’obiettivo di non ostacolare le chiamate legittime, come quelle effettuate da italiani in viaggio all’estero, ma al tempo stesso di arginare una delle forme di frode più insidiose e pervasive dell’era digitale.

76 miliardi di danni globali nel 2024: la minaccia delle robocall

Le truffe telefoniche, infatti, non rappresentano solo un fastidio quotidiano, ma un problema economico globale di proporzioni sempre più gravi. Secondo Juniper Research, nel 2024 le chiamate automatiche fraudolente – le famigerate robocall – hanno causato perdite per 76 miliardi di dollari a livello mondiale, in aumento rispetto ai 64 miliardi dell’anno precedente. Queste comunicazioni, spesso camuffate da numeri locali o cellulari apparentemente affidabili, vengono utilizzate per colpire milioni di persone ogni anno con falsi contratti, offerte truffaldine, phishing e raggiri telefonici di ogni genere. La crescente automazione dei sistemi di composizione numerica e la difficoltà per i consumatori di distinguere tra chiamate lecite e illecite rendono il fenomeno particolarmente difficile da contrastare.

C’è però un’incognita che potrebbe presto trasformarsi in una nuova emergenza. Alcuni esperti temono che, di fronte all’efficacia dei blocchi tecnologici previsti in Italia, i call center illegali possano decidere di trasferirsi fisicamente sul territorio nazionale. Una mossa che permetterebbe loro di aggirare il sistema ideato per intercettare le chiamate mascherate dall’estero e che costringerebbe le autorità a sviluppare ulteriori strumenti di contrasto, anche di natura penale.

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Panorama

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