Telefonata Trump-Putin: il Cremlino rilancia sui negoziati, ma guarda anche all’Iran

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Di Panorama
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Donald Trump e Vladimir Putin si sono sentiti nuovamente. Secondo Mosca, il presidente russo si sarebbe detto “pronto a continuare i negoziati con Kiev”, pur precisando che il Cremlino “non rinuncerà ai suoi obiettivi”. I due leader avrebbero inoltre parlato del dossier iraniano, con lo zar che avrebbe invocato una soluzione diplomatica al problema. Tutto questo, mentre i presidenti non avrebbero affrontato la questione del parziale stop all’invio di armamenti americani all’Ucraina.  Nel momento in cui questo articolo è stato pubblicato, la versione americana del colloquio non era ancora stata diffusa.

La nuova telefonata, durata circa un’ora, tra Trump e Putin ha avuto luogo pochi giorni dopo che il Pentagono aveva sospeso la fornitura di alcuni missili a Kiev, citando preoccupazioni per le proprie scorte di munizioni. Una decisione non certo apprezzata da Volodymyr Zelensky, che si era comunque detto disponibile ad “acquistare” sistemi di difesa aerea dagli Stati Uniti. Il punto è che il rapporto politico tra il presidente americano e quello russo evidenzia una crescente interconnessione tra la crisi ucraina e quella mediorientale.

Trump e Putin stanno infatti giocando sotterraneamente di sponda sul dossier iraniano. Entrambi non vogliono che Teheran chiuda lo Stretto di Hormuz. Ed entrambi sono contrari alla cessazione della cooperazione tra il regime khomeinista e l’Aiea. Dall’altra parte, Trump vuole cercare di sganciare il più possibile Mosca da Pechino, mentre il Cremlino ha necessità di non perdere ulteriore terreno in Medio Oriente, dopo la caduta di Bashar al Assad in Siria l’anno scorso. Ricordiamo che, ieri, il Times of Israel ha riferito di colloqui segreti in corso su Siria e Iran tra Russia e Israele. Vale a tal proposito la pena di ricordare che, la settimana prossima, Benjamin Netanyahu è atteso da Trump a Washington.

In questo quadro, i rapporti tra i due leader appaiono particolarmente complessi. E non è al momento chiaro se questa nuova telefonata porterà a delle svolte significative. L’Arabia Saudita e la Turchia guardano con interesse agli sviluppi del processo diplomatico ucraino. Tutto questo, mentre, sullo sfondo, si staglia la volontà americana di rilanciare gli Accordi di Abramo: Accordi che, a loro volta, si collegano al tema della ricostruzione di Gaza. Si tratta di un dossier, quest’ultimo, a cui sono significativamente interessati non soltanto i sauditi e gli israeliani, ma anche gli americani e gli stessi russi. Insomma, il rapporto tra Trump e Putin viene a inserirsi in un quadro particolarmente complesso. E non è al momento chiaro come si svilupperà nel prossimo futuro.

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Panorama

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