Tatuaggi, rischio tumori altissimo se usi questi 3 colori: contengono sostanze cancerogene
- Postato il 13 marzo 2025
- Salute
- Di Blitz
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Tre dei colori solitamente usati per i tatuaggi possono rivelarsi molto pericolosi perchè contengono delle sostanze cancerogene.
Negli ultimi anni, i tatuaggi sono diventati un fenomeno di massa, rappresentando una forma d’arte che ha trovato il suo posto nella cultura contemporanea. Tuttavia, con la crescente popolarità di questa pratica, emerge anche la necessità di prestare attenzione ai materiali utilizzati, in particolare ai pigmenti presenti negli inchiostri. Un recente avviso del Ministero della Salute italiano ha messo in guardia sui potenziali rischi associati ad alcuni colori e pigmenti che potrebbero rivelarsi pericolosi per la salute umana, in quanto potenzialmente cancerogeni.
Rischi associati ai pigmenti dei tatuaggi
Il Ministero della Salute ha sottolineato che vi è una quota non trascurabile di tatuaggi non conformi a causa della presenza di ammine aromatiche. Queste sostanze chimiche, spesso utilizzate come coloranti, possono avere effetti nocivi, aumentando il rischio di sviluppare malattie gravi, tra cui il cancro. Le indagini effettuate si basano su un’analisi dettagliata della letteratura scientifica, che ha permesso di identificare i colori e i pigmenti più a rischio. La scelta degli inchiostri da esaminare è stata orientata principalmente verso tonalità rosse, gialle e arancioni, in quanto più frequentemente associate a problematiche di sicurezza.
Per facilitare il riconoscimento dei pigmenti pericolosi, il Ministero ha fatto riferimento al Color Index, un sistema di classificazione dei colori che utilizza un codice a cinque o sei cifre preceduto dalle lettere “CI”. I pigmenti azoici, che rientrano in questa categoria, hanno un Color Index che va dal numero 11000 al numero 29999. Un esempio concreto è il pigmento CI 12475, noto per la sua ampia diffusione nell’industria dei tatuaggi.

Parallelamente, la questione degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), anch’essi classificati come cancerogeni, si è rivelata di fondamentale importanza. Gli inchiostri più pericolosi in questo contesto sono quelli contenenti nerofumo, utilizzati per ottenere tonalità scure come neri, grigi e argento. Il Color Index per questi pigmenti è identificato come 77266. L’uso di tali inchiostri rappresenta una grave preoccupazione, poiché l’esposizione prolungata a queste sostanze può avere conseguenze devastanti sulla salute.
Monitoraggio e regolamentazione
Il Ministero della Salute ha anche evidenziato che l’Italia si distingue per l’approccio rigoroso nel monitoraggio e nella regolamentazione dei pigmenti per tatuaggi rispetto ad altri Paesi europei. Nel 2018, il Comando Carabinieri per la tutela della salute – Nas ha condotto oltre 100 campionamenti presso studi di tatuaggi, testando la conformità degli inchiostri utilizzati. Queste azioni sono indicative di un impegno costante per garantire la sicurezza dei consumatori e la salute pubblica.
Nonostante queste misure di controllo, è fondamentale che i clienti dei tatuatori siano informati e consapevoli dei potenziali rischi. Prima di sottoporsi a un tatuaggio, è consigliabile chiedere informazioni sui pigmenti utilizzati. È bene anche optare per inchiostri certificati e privi di sostanze tossiche e verificare la trasparenza delle informazioni fornite dai professionisti del settore.
È importante evidenziare che, sebbene la bellezza e l’espressione personale siano al centro della motivazione per i tatuaggi, non si può sottovalutare l’importanza della salute. La scelta dei materiali utilizzati per creare un’opera d’arte sulla pelle deve essere ponderata e consapevole. I tatuatori, da parte loro, dovrebbero essere formati e aggiornati sulle normative e le migliori pratiche in materia di sicurezza, affinché possano garantire un servizio che non solo soddisfi il desiderio estetico dei clienti, ma che protegga anche la loro salute.
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