Tajani lancia la "Comunità globale dell'Italofonia"
- Postato il 16 aprile 2025
- Di Agi.it
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Tajani lancia la "Comunità globale dell'Italofonia"
AGI - Una "Comunità globale dell'Italofonia" per promuovere il dialogo politico e la cooperazione internazionale, gli scambi e i legami tra le società civili, le relazioni culturali, economiche, scientifiche e accademiche tra i suoi membri: è questo l'obiettivo indicato dalla quinta edizione degli Stati Generali della Lingua italiana nel mondo che si è svolta all'Auditorium del museo MAXXI a Roma.
Importanza della lingua italiana
"L'italiano è una lingua amata e questo deve essere anche uno strumento per far contare di più il nostro Paese", ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, annunciando che intende convocare "un vertice dell'italofonia". L'italiano, parlato da 80 milioni di persone nel mondo e lingua ufficiale in alcuni Paesi, "è uno straordinario ponte", ha detto Tajani, "una lingua di pace e dialogo e penso al riconosciuto ruolo dei nostri militari nelle missioni all'estero". Senza contare la sua importanza per la diplomazia economica: "Per presentare il Made in Italy e valorizzare le nostre eccellenze, favorire le esportazioni, attrarre investimenti", ha osservato il vicepremier citando il progetto del Pnrr sul turismo delle radici per fare scoprire l'Italia ai discendenti degli italiani emigrati all'estero. Di qui l'obiettivo di "incrementare i corsi di studio all'estero": "Lo stiamo facendo in Africa nell'ambito del piano Mattei, uno studente che imparerà l'italiano sarà un ottimo ponte con il nostro Paese anche quando avvierà il suo percorso professionale".
Ruolo della lingua e della cultura italiana
"La produzione della lingua e della cultura sono uno strumento chiave per diffondere i nostri valori e il nostro saper fare", ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, "è uno strumento per far crescere la nostra economia. In questo il ruolo delle scuole italiane all'estero è fondamentale". "L'italiano fa crescere l'Italia e dobbiamo avere orgoglio di questa grande risorsa, della lingua che è nelle nostre mani", gli ha fatto eco il presidente della Dante Alighieri, Andrea Riccardi, "non è una lingua provinciale, né una lingua morta, ma è una lingua capace di connettere il passato e il presente".
Prossimi passi e obiettivi futuri
La prossima tappa sarà la Conferenza Internazionale dell'Italofonia, in autunno a Roma. Nel documento finale si invita "a tutelare in ogni modo la lingua italiana, ampliandone ove possibile gli ambiti di utilizzo a livello internazionale così come nello spazio digitale". In questo senso può giocare un ruolo l'auspicata creazione di una Comunità dell'Italofonia per promuovere a livello globale la pace e i valori comuni ma che sia anche "motore di relazioni commerciali e vettore per l'internazionalizzazione delle imprese". La Comunità dovrebbe avere un suo Segretariato e una Conferenza di Stati e persone che si riunisca ogni due anni, fondata "sulla piena condivisione di obiettivi e modalità operative".
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