Tajani, "in Medio Oriente tenere aperta la porta della diplomazia" [VIDEO]

  • Postato il 19 settembre 2024
  • Di Agi.it
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Tajani, "in Medio Oriente tenere aperta la porta della diplomazia" [VIDEO]

AGI - "Non può esserci un piano di pace che non preveda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, con un'attenzione anche verso i civili palestinesi. Bisogna vedere se Israele sia in grado di fare passi in avanti". Lo ha detto Antonio Tajani in merito al piano del premier israeliano Netanyahu. "Se sono rose fioriranno", ha commentato il ministro degli Esteri. 

 

In missione a Parigi per la riunione in formato Quint dei ministri degli Esteri di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania, Tajani ha detto che "c'è un peggioramento della situazione in Medio Oriente. Dobbiamo lavorare insieme agli Usa e ai principali partner europei per impedire un'escalation, per arrivare al cessate il fuoco a Gaza. La riunione è necessaria per vedere cosa poter fare insieme. Prepareremmo anche la settimana di New York e il G7, dedicato all'Ucraina, al Medio Oriente e al resto della situazione internazionale", ha aggiunto il capo della diplomazia italiana. 

 

 

"La mancata reazione dell'Iran è un buon segnale - ha puntualizzato poi Tajani che incontrerà il ministro degli Esteri iraniano a New York, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu -. Ne' l'Iran ne' Israele hanno interesse ad una escalation regionale. In Medio Oriente bisogna tenere aperta la porta della diplomazia. Servono piccoli passi e piccole soluzioni. Il primo passo è arginare la tensione con il Libano ma l'obiettivo finale è il cessate il fuoco a Gaza. Serve la diplomazia dei piccoli passi. Bisogna lavorare per una de-escalation".

 

Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli Usa. "Joe Biden - ha rivelato oggi la segretaria di stampa Karine Jean-Pierre durante un briefing - crede che una soluzione diplomatica sia realizzabile. Il Presidente continua a credere che dobbiamo essere ottimisti e che una soluzione diplomatica sia la migliore strada".

 

 

Tajani, a Parigi, ha anche parlato del Libano: "Abbiamo i nostri militari, sia a Beirut che al confine tra Israele e Libano - ha ricordato -. Seguiamo con attenzione anche la loro situazione. Il ministro Crosetto è in contatto con loro. Dobbiamo vedere cosa accade in Libano. Un Paese dove c'è molta instabilità. Non hanno nemmeno eletto il presidente. Ci sono tanti italiani, non solo militari anche civili".

 

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy, in una conversazione telefonica con il suo omologo libanese Najib Mikati, ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti tensioni e le vittime civili in Libano. Lammy e Mikati hanno discusso della necessità di negoziare per ripristinare stabilita' e sicurezza nella regione di confine tra Israele e Libano. Lammy ha anche esortato i cittadini britannici a evacuare il Libano, a causa le crescenti tensioni nella regione. "Il mio messaggio ai cittadini britannici in Libano è di andarsene finchè restano le opzioni commerciali. Le tensioni sono alte e la situazione potrebbe deteriorarsi rapidamente", ha scritto su X.

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Agi.it

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