Tagli boschivi illegali: 8 denunce tra Oppido Mamertina e Bagaladi

  • Postato il 10 dicembre 2025
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Tagli boschivi illegali: 8 denunce tra Oppido Mamertina e Bagaladi

Sono otto le denunce dei Carabinieri Forestali per furto di legna e tagli boschivi abusivi di leccio e castagno nel Parco nell’Aspromonte.


REGGIO CALABRIA – Prosegue l’impegno dei Carabinieri Forestali nel contrasto ai reati ambientali nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Nei giorni scorsi, due distinte operazioni coordinate dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Aspromonte” di Reggio Calabria hanno portato alla denuncia complessiva di otto persone, di cui un minore, per furto di legname e tagli boschivi abusivi.

TAGLI BOSCHIVI E FURTO DI LEGNA A OPPIDO MAMERTINA: 8 DENUNCE, INCASTRATI DALLE FOTOTRAPPOLE

L’intervento più significativo è stato condotto dai militari del Nucleo Carabinieri Parco di Oppido Mamertina. In località “Castello”, nel comune di Oppido Mamertina, i militari hanno individuato un taglio abusivo di circa 40 piante di leccio, con diametri compresi tra i 30 e i 40 cm. Il legname, già sezionato in tronchetti e accatastato – per una quantità stimata tra i 50 e i 60 quintali – era pronto per essere trasportato. Dopo il ritrovamento, i militari hanno immediatamente avviato l’attività di sorveglianza attraverso l’uso di fototrappole. Le riprese hanno permesso di acquisire video e immagini che hanno incastrato i responsabili, mostrando diversi soggetti intenti a caricare e trasportare il materiale legnoso con un mezzo agricolo. Per questo episodio, sono cinque le persone, tra cui un minorenne, deferiti all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato di materiale legnoso.

TAGLIO ABUSIVO SENZA NULLA OSTA A BAGALADI

Contestualmente, i Carabinieri del Nucleo Parco di Bagaladi hanno accertato un intervento di taglio boschivo non autorizzato. L’intervento ha riguardato una superficie di 10.000 metri quadrati all’interno del perimetro del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Sarebbe proprio il parco il luogo dove sono stati abbattuti esemplari di leccio e castagno.

L’attività non c’era il necessario nulla osta dell’Ente Parco, violando le normative che tutelano le Aree Naturali Protette. Tre persone, coinvolte a vario titolo nella progettazione e nell’esecuzione del taglio, deferite all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 13 della Legge 394/1991. Le operazioni confermano la vigilanza costante dei Carabinieri Forestali per garantire la protezione del patrimonio boschivo e la corretta gestione delle risorse naturali nell’area del Parco. Si precisa che le persone deferite sono da ritenersi presunte innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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