Szczesny, la verità sul ritorno in campo: 'colpa' della moglie, la spiazzante confessione dell'ex Juventus

  • Postato il 7 ottobre 2025
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Mai banale, Szczesny. Lo sanno i bene i tifosi della Juventus, che ancora lo rimpiangono. Dal ritiro al Barcellona, è storia nota. Ma ciò di cui non tutti erano a conoscenza fino alla sua ultima confessione è che dietro la sua decisione di tornare tra i pali c’è la moglie. La spiazzante (e ironica) confessione del portiere polacco.

Szczesny, la verità sul mancato ritiro

A 35 anni Szczesny sta vivendo una seconda vita professionale. Terminata l’avventura alla Juventus, la scorsa stagione l’estremo difensore polacco aveva deciso di appendere i guantoni al chiodo per dedicarsi alla famiglia.

Poi la chiamata improvvisa del Barcellona anticipata dai sondaggi esplorativi del connazionale Lewandowski in seguito al grave infortunio di Ter Stegen e la pazza decisione di tornare in pista. In un’intervista a TVP Sport, Wojciech racconta il vero motivo per cui ha detto sì al club catalano.

Papà ‘sottratto’ ai figli: la ‘colpa’ è della moglie

Personalità, ma anche tanta ironia: ecco perché Szczesny è sempre stato uno dei punti di riferimento dello spogliatoio della Juventus. C’è sempre spazio per una battuta e così la sua confessione sul mancato ritiro diventa per certi versi spiazzante e tutta da ridere.

“Non volevo tornare a giocare, mi stavo preparando a diventare un papà a tempo pieno (ha due figli, Liam e Noela). Ero pronto ad aiutare in casa e realizzarmi come genitore”. Ciò che non aveva messo in conto era l’intervento della moglie Marina. “Ha insistito perché accettassi. Non so se lo ha fatto per l’opportunità che mi era stata concessa o perché voleva liberarsi di me. Ad ogni modo, mi ha convinto e ora le sono molto grato”.

Scaricato dalla Juventus, nuova vita in Spagna

Sette anni di Juventus, tre scudetti, altrettante Coppe Italia e Supercoppe. Poi l’addio voluto principalmente da Giuntoli nell’ambito della rivoluzione costata la panchina ad Allegri per avviare un nuovo ciclo – rivelatosi fallimentare – con Thiago Motta.

Il portiere polacco, che con i vari e tutti epurati Rabiot, Danilo e Alex Sandro faceva parte della vecchia guardia, aveva ancora un altro anno di contratto, ma alla fine si giunse alla risoluzione. Oggi è rimpianto da molti tifosi bianconeri. Già, Di Gregorio, l’uomo scelto dall’ex dirigente ora rimpiazzato dal francese Comolli, è finito più volte sul banco degli imputati, tanto è vero che c’è chi esorta Tudor a puntare sul secondo Perin.

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