Sydney Sweeney è irriconoscibile nei panni della pugile Christy Martin: ecco le prime foto

Sydney Sweeney è irriconoscibile nei panni della pugile Christy Martin: ecco le prime foto

Il film  Il film ancora senza titolo e data di uscita sarà diretto da David Michôd, già regista di "Animal Kingdom" e "War Machine", che ha inoltre curato la sceneggiatura insieme a Mirrah Foulkes. David Michôd e Sydney Sweeney sono inoltre coinvolti come produttori. Inoltre, Christy Martin in persona ha collaborato con il team sulla scrittura del progetto. In attesa di saperne di più, l'attrice ha mostrato sui social i bicipiti gonfi, dopo duri allenamenti svolti negli ultimi sei mesi e ha spiegato che dopo le foto rubate dal set nei giorni scorsi: "Quindi ecco un piccolo retroscena del film su cui sto lavorando in questo momento. Negli ultimi mesi sono stata immersa nell'allenamento per dare vita alla storia di una donna incredibile, una vera campionessa che ha combattuto battaglie sia dentro che fuori dal ring. Il suo viaggio è una testimonianza di resilienza, forza e speranza, e sono onorata di mettermi nei suoi panni per condividere la sua potente storia con tutti voi".

Il nuovo ruolo per Sudney Sweeney  Durante un'intervista Sydney Sweeney aveva spiegato di non sentirsi intimorita di interpretare l'iconica pugile: "Ho fatto kickboxing dai 12 ai 19 anni. Non vedevo l'ora di tornare sul ring, allenarmi e trasformare il mio corpo. La storia di Christy non è leggera, è fisicamente ed emotivamente impegnativa, c'è molto peso da portare. Ma adoro sfidare me stessa. Non solo ha legittimato la boxe femminile: ha superato gli stereotipi di genere e ha combattuto contro abusi emotivi, fisici e finanziari".

La storia di Christy Martin  Il film racconterà la vera storia dell'ascesa di Christy Martin, che si è affermata negli anni 90 e diventando la pugile più famosa degli Stati Uniti, definita come la “Rocky al femminile”. La carriera prese una piega inaspettata nel 1989 quando conobbe il suo manager Jim Martin che poi sposò e che però attentò alla sua vita (una vicenda finita con la condanna di lui a venticinque anni di carcere). Christ divenne la prima donna a firmare con l'iconico Don King e unica pugile donna a essere mai apparsa sulla copertina di Sports Illustrated.