Swatch lancia una pubblicità con “occhi a mandorla” in Cina: accusata di razzismo, ritira la campagna

Il gruppo svizzero degli orologi Swatch è al centro di una bufera mediatica in Cina, dove a causa di una pubblicità è stato accusato di razzismo. Al centro della polemica, l’immagine di un modello asiatico che, con le dita, tira gli angoli dei suoi occhi indietro e verso l’alto: un gesto noto come degli “occhi a mandorla” e considerato uno stereotipo razzista sulle persone asiatiche. La campagna pubblicitaria è stata fortemente criticata in Cina, soprattutto online. A riportarlo è l’agenzia Reuters.

Lunedì 18 agosto le azioni della società sono scese fino al 2,7%, prima di ridurre leggermente le perdite. “Ci scusiamo sinceramente per il malinteso e il disagio che possiamo aver creato”, ha poi scritto Swatch sul suo account Instagram. Le scuse sono state condivise anche in cinese sul social Weibo e la campagna è stata ritirata in tutto il mondo.

Il gruppo, che comprende anche i marchi Omega, Longines e Tissot, è fortemente dipendente dal mercato asiatico, dove però ha già subito una contrazione lo scorso semestre. La quota sul fatturato totale della regione Cina, Hong Kong e Macao è scesa in 18 mesi dal 33% al 24%, ma per il secondo semestre di quest’anno la società si aspetta un lieve miglioramento. Nonostante ciò, secondo Swatch la domanda è in calo in Cina e risultano “condizioni di mercato persistentemente difficili e una debole domanda di beni di consumo in generale”. Le critiche sulla pubblicità si aggiungono alle crescenti difficoltà della società che dall’inizio del 2023 ha visto le sue azioni crollare di oltre la metà. Adesso Swatch si trova anche ad affrontare una tariffa del 39% sulle sue esportazioni verso gli Stati Uniti.

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