Svolta Pescara, via Vivarini ecco Gorgone: quale sarà il nuovo modulo

  • Postato il 13 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Rivoluzione al capezzale del Delfino. Il vento di cambiamento era nell’aria da diversi giorni e i vertici del club abruzzese hanno deciso di imprimere la svolta concretizzando il cambio in panchina. Esonerato Vivarini, al timone biancoazzurro arriva Giorgio Gorgone.

Decisione prevedibile ma al tempo stesso di estrema delicatezza, considerando l’avvio di campionato fin troppo difficoltoso vissuto dalla truppa neopromossa. Un quesito sorge spontaneo: che squadra dovrà gestire l’ex allenatore della Lucchese? Il mister nato a Roma il 10 agosto 1976, tra l’altro, è abituato ad operare in situazioni complicate. In terra toscana, infatti, ha dovuto traghettare la nave rossonera in un mare tempestoso a suon di crisi societarie e stipendi non pagati da mesi. Insomma, un uomo con spalle coperte e determinato.

Una rosa numerosa

Il Pescara tornava in cadetteria dopo 4 anni di digiuno e i caldi tifosi dell’Adriatico, di certo, auspicavano un inizio di stagione più tranquillo. L’avvento alla guida della squadra di Vincenzo Vivarini, invece, non ha sortito i frutti sperati dal club dopo l’addio di Silvio Baldini. L’artefice della promozione dalla Serie C, con finale playoff batticuore al cospetto della Ternana, ha salutato in estate la compagnia per sposare il progetto offerto dalla FIGC con il comando della Nazionale Under 21 dell’Italia. In sede di calciomercato il direttore sportivo Pasquale Foggia, lo ricorderete senz’altro da apprezzabile fantasista da calciatore, ha lavorato sodo per comporre una rosa che ad oggi conta 30 elementi. L’età media del team tocca quota 24,8 anni. Un collettivo prevalentemente italiano, con soli 4 stranieri presenti.

La strategia di mercato estiva

Sul fronte acquisti il Pescara ha investito 1 milione di euro per assicurarsi le prestazioni del talentuoso Gianmarco Cangiano del Bologna. Per il resto il sodalizio abruzzese ha posto in essere soprattutto affari in prestito. Dal portiere Desplanches via Palermo al difensore Gravillon preso dai turchi dell’Adana Demirspor, passando per il centrocampista ex Juventus Fabrizio Caligara dal Sassuolo e per il terzino sinistro scuola felsinea Tommaso Corazza. La somma dei cartellini estrae dal cilindro la cifra di 17,3 milioni di euro con saldo positivo in sede di trattative (il valore esatto si ottiene dal calcolo tra uscite ed entrate complessive) pari a 350mila euro. Il gruppo biancoazzurro è così suddiviso per reparti: 3 portieri; 8 difensori; 11 centrocampisti; 8 attaccanti. Una rosa, forse, eccessivamente ampia. Spicca il nome del laterale, che opera indifferentemente a sinistra o a destra con capacità di utilizzare entrambi i piedi, Gaetano Letizia. Napoletano d’origine, classe 1990, in passato ha indossato anche le maglie di Carpi, Benevento e Feralpisalò. In questo primo spicchio di annata 2025-2026 ha fatto registrato 12 presenze tra Serie B e Coppa Italia per un totale di 808 minuti trascorsi in campo.

Il duro sfogo del Presidente Sebastiani

Cosa dice la classifica attualmente? Il Delfino viaggia con il freno a mano tirato, anzi tiratissimo. Pescara al momento penultimo con soli 8 punti all’attivo frutto di una vittoria, 5 pareggi e 6 sconfitte. A preoccupare è in particolar modo la retroguardia che ha incassato 25 reti, mentre l’attacco ha messo a segno il bottino di 15 gol (differenza -10). Il progressivo dei risultati più recenti impone profonde riflessioni. Nelle ultime 5 uscite, infatti, gli abruzzesi hanno inanellato 3 pareggi consecutivi (Carrarese, Entella, Avellino) e 2 scivoloni (contro Palermo e Monza). Il tonfo pesante per 5-0 patito per mano dei rosanero ha mandato su tutte le furie il Presidente Sebastiani: “La squadra va piano e adesso mi sono rotto abbondantemente le scatole. Questo gruppo è abituato a lavorare e deve farlo. Da 6-7 anni i ragazzi conoscono la cultura del sacrificio tra Zeman e Baldini”. Dichiarazioni che già a caldo suonavano come un forte avvertimento da parte del patron.

Come giocherà il Delfino targato Gorgone?

A pagare dunque è Vivarini. Parte ufficialmente l’era targata Giorgio Gorgone. Ipotizzare mutamenti tattici immediati è impresa ardua. Probabilmente il neo tecnico del Pescara manterrà saldi i meccanismi strategici impartiti dal predecessore, per poi avviare un processo di cambiamento di certe abitudini relative alla disposizione del team sul terreno di gioco. Nell’ultima gara interna contro il Monza gli abruzzesi si sono disposti con un 3-5-1-1. Nel match d’esordio in campionato, perso 1-3 all’Adriatico contro il Cesena, i biancoazzurri avevano optato per un 3-4-2-1. Dal canto suo Gorgone, se analizziamo l’avventura alla guida della Lucchese, ama utilizzare sovente il 4-3-3 o 4-3-1-2 con una mentalità spiccatamente offensiva. Va però sottolineato che, per necessità sopraggiunte in corso d’opera alla corte rossonera toscana, il nuovo trainer del Delfino ha ordinato ai giocatori un 3-5-2.

Autore
Virgilio.it

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