Svolta Juventus: Comolli ad e l'ingresso di Tether che 'spaventa' Elkann, cosa cambia con il nuovo CdA
- Postato il 6 novembre 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni
Il grande giorno è alle porte. L’assemblea degli azionisti della Juventus si appresta a eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione che porterà a una svolta importante: la nomina di Comolli ad amministratore delegato e l’ingresso del socio di minoranza Tether, che spaventa Elkann.
- Juventus, il giorno di Comolli: sarà il nuovo ad
- Le scelte del manager francese
- L'ingresso di Tether nel CdA spaventa Elkann
- Cosa cambia con il gigante delle cripto
Juventus, il giorno di Comolli: sarà il nuovo ad
L’appuntamento, annunciato da tempo ormai, è fissato per domani, venerdì 7 novembre. Come riferito da Sky Sport, nel corso dell’assemblea degli azionisti, si registrerà il passaggio di consegne tra Maurizio Scanavino, amministratore delegato uscente, e Damien Comolli, ex presidente del Tolosa scelto da John Elkann lo scorso giugno per cancellare gli errori di Giuntoli e dare il via a un nuovo corso.
I risultati finora non sono stati all’altezza delle aspettative, come certificato anche dall’esonero di Tudor e l’inizio dell’era Spalletti, l’uomo a cui è stato affidato il compito di rilanciare la Signora. L’attuale direttore generale della Juventus si appresta dunque ad avere un ruolo sempre più centrale, alla Marotta con Andrea Agnelli per intenderci.
Le scelte del manager francese
Dopo aver sistemato la questione panchina con la scelta di puntare senza mezzi termini sull’ex ct della Nazionale, nei prossimi giorni Comolli sarà impegnato anche a completare l’organigramma del club con nuove figure.
Marco Ottolini, che ha lasciato il Genoa, s’appresta a tornare nella Torino bianconera in qualità di direttore sportivo, mentre lo scozzese Peter Silverstone – con trascorsi con l’Arsenal e il Newcastle – dovrebbe rimpiazzare Francesco Calvo, passato all’Aston Villa, come Chief Business Officer.
L’ingresso di Tether nel CdA spaventa Elkann
Con l’11,5% delle quote Tether – colosso delle criptovalute di cui Giancarlo Devasini è direttore finanziario e Paolo Ardino ceo, è diventato in breve tempo un socio di minoranza rilevante, al punto tale da ‘spaventare’ John Elkann. Del resto, nei mesi scorsi l’azienda – attraverso le voci dei suoi esponenti di punta – ha più volte lanciato bordate alla dirigenza e allo stesso ad di Exor, denunciando quella che potrebbe essere definita una sorta di boicottaggio.
Tether reclama spazio e lo avrà al termine dell’assemblea degli azionisti di domani, quando sarà eletto uno dei suoi due candidati che sono Francesco Garino, Visiting professor alla Scuola di Specialità di Ortodonzia dell’Università di Roma Tor Vergata, e Zachary Lyons, Deputy Chief Investment Officer della compagnia.
Cosa cambia con il gigante delle cripto
Come evidenziato da Gabriele La Monica di Milano Finanza nel corso del suo intervento a ‘Cose di Calcio’, come socio di minoranza c’è stato un fondo canadese che non ha mai avuto un ruolo particolarmente attivo, mentre Tether si prefigge l’obiettivo di ascoltare e dar voce a tutti i tifosi della Juventus.
A tal proposito, l’azienda ha già chiesto di aumentare a due i posti per i consiglieri di minoranza e anche di poter contribuire all’aumento di bilancio. Giusto per capire la disponibilità economica dell’azienda di stablecoin, con un patrimonio di 22,4 miliardi Devasini figura al terzo posto della classifica dei paperoni 2025 stilata da Forbes alle spalle di Giovanni Ferrero e Andrea Pignataro. E della top ten fa parte anche Ardoino, che occupa la quinta posizione con un patrimonio di 9,5 miliardi. E in occasione del terzo trimestre del 2025 la società ha annunciato un utile netto da inizio anno di addirittura 10 miliardi di dollari.