Svolta Baia Alassio, Sardo: “Più solidi e concreti ma mai pensato di essere scarsi”

  • Postato il 15 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico dicembre 2025

Ceriale. Sembra proprio un’altra Baia Alassio quella che si sta vedendo in questa seconda parte del girone di andata. E la classifica lo conferma il sesto posto e i 22 punti conquistati con prestazioni convincenti e soprattutto da categoria. Una squadra lontana parente di quella di inizio stagione che aveva visto lo sfogo di Enrico Sardo come il manifesto del difficile momento iniziale alassino.

E il tecnico giallonero sottolinea quanto la gestione delle difficoltà sia stata decisiva: “Abbiamo ragionato serenamente anche con la società. In questi casi si vede la solidità della squadra: non abbiamo mai fatto grossi processi ma abbiamo cercato di mettere ognuno davanti alle proprie responsabilità, noi compresi. Ci siamo fatti tante domande sul perché di alcune partite perse male e ora sembra che abbiamo trovato la strada giusta. Siamo più solidi, più concreti, lo dicono i numeri, i gol subiti e le prestazioni. Siamo sulla strada giusta”.

Le dimissioni presentate (e poi respinte dal club) mesi fa ha probabilmente contribuito al cambio di passo: “La mia scelta è stata una presa di coscienza. La squadra aveva perso molto male una partita e non era la prima volta. Ho messo la faccia davanti a tutti, come è giusto fare quando si ricopre questo ruolo e bisogna prendersi le proprie responsabilità. Ha avuto un effetto positivo: i ragazzi hanno continuato a credere nelle mie parole, in quelle dello staff e di chi prepara e allena la squadra. All’inizio c’erano scetticismo e perdita di certezze, perché quando perdi male è normale che succeda. Noi, come staff e come società, non abbiamo mai pensato di essere scarsi: abbiamo sempre creduto che questa squadra avesse valori e ora stanno emergendo”.

C’è una regola fondamentale per Sardo: “Io continuo a dire che mi guardo dietro: i ragazzi devono guardare avanti, essere ambiziosi. Io, nel mio ruolo, guardo dietro per tutti e cerco di tenere la squadra lontana dalle zone pericolose, perché il campionato è lunghissimo. Ricordo che l’anno scorso il Ventimiglia aveva 21 punti, poi ha girato e ha fatto i play-out: non c’è nulla per cui dormire tranquilli. Bisogna tenere sempre le antenne alte. Se questa squadra abbassa intensità e concentrazione, rischiamo di fare dei pasticci”.

Un bell’abbraccio a fine partita con Mambrin dopo il pareggio a reti bianche contro il Ceriale: “Io e Mambrin giocavamo insieme in difesa, è una persona di grande intelligenza. Ero convinto che col tempo anche loro avrebbero sistemato le cose. Arrivavano da un periodo positivo, quindi affrontavamo una squadra in salute. Siamo stati bravi a rimanere compatti, coperti e chiusi. Ho tanti amici qui, è sempre un piacere venire a Ceriale e non nascondo che questa partita l’ho sentita più di altre“.

 

 

 

Autore
Il Vostro Giornale

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