Superluna Fredda, spettacolo da non lasciarsi sfuggire: tornerà nel 2042

  • Postato il 3 dicembre 2025
  • Di Panorama
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Da Fly me to the moon di Frank Sinatra a The Killing Moon di Echo and the Bunnymen sentita in Stranger Things, passando per Tintarella di luna di Mina fino a La luna è di Ornella Vanoni. La Luna è sempre stata una protagonista eterea della musica, e lo sarà anche nel cielo del 5 dicembre in un ultimo grande spettacolo prima della fine dell’anno. La Superluna Fredda illuminerà la notte nel punto più estremo della volta celeste con un’intensità e una grandezza che non si ripeteranno per quasi due decenni, fino alla prossima nel 2042. Sarà l’ultima luna piena del 2025 e la terza Superluna consecutiva dell’anno, dopo quella del Castoro di novembre.

Superluna Fredda, spettacolo da non lasciarsi sfuggire: tornerà nel 2042

Quando e dove osservare la Superluna Fredda

Quando sarà al perigeo, la distanza minima dalla Terra durante la sua orbita, il satellite si troverà a soli 356.961 chilometri dal pianeta verde e blu, appena 129 chilometri più lontana rispetto alla enorme Superluna di novembre. Il momento migliore per ammirarla è dopo il tramonto di giovedì 4 dicembre, quando sorgerà sull’orizzonte e l’illusione lunare la farà apparire ancora più grande e spettacolare del solito: l’effetto ottico si verifica quando la Luna è bassa sulla linea del tramonto e il cervello umano la confronta con oggetti terrestri come edifici e alberi, amplificandone le dimensioni apparenti. Invece, il plenilunio esatto si verificherà alle 00:14 del 5 dicembre. Apparirà comunque molto luminosa anche nelle notti precedenti e successive, se si volesse già osservarla più particolare del solito.

Oltre a luminosità e dimensioni eccezionali, questa Luna piena sarà anche la più alta del cielo dell’anno nell’emisfero boreale, essendo vicina al solstizio d’inverno quando il Sole è nel punto più basso. Non solo, il fascino lunare sarà visibile nella costellazione del Toro vicino alle Pleiadi, creando un’atmosfera unica visibile soprattutto lontano dalle luci della città.

Le origini del nome nei nativi americani

Il nome Luna Fredda deriva dalle tradizioni dei nativi americani, in particolare dai Mohawk e dai Mohicani: i primi, i Kanienkeh del Nord America, consideravano la luna piena di dicembre l’inizio effettivo dell’inverno e dell’arrivo del freddo preparatorio alla stagione invernale, mentre i Mohicani riconoscevano in questo periodo le notti più lunghe in assoluto dell’anno, soprannominando il satellite lunare come Luna delle Lunghe Notti, perché si verifica in prossimità della oscurità più prolungata dell’anno nel solstizio d’inverno del 21 dicembre.

Altri nomi noti sono Luna dello Sgombero, per la credenza che possieda il potere di scacciare le energie negative, e Luna della Brina Lucente, perché durante queste notti la brina si illumina più a lungo del previsto. Nelle tradizioni celtiche europee, era la Luna dopo Yule, in cui Yule era la festa del solstizio invernale: deriva dallo scandinavo o anglosassone Iul o dal norvegese jul, cioè “ruota”, indicando un momento fondamentale nella Ruota dell’Anno: il Sole torna poi a illuminare più a lungo le giornate, esorcizzando le tenebre.

La Superluna Fredda è, quindi, l’occasione per scacciare ciò che è rimasto di negativo del 2025 e tornare sereni. «It’s a supernatural delight, everybody’s dancing in the moonlight» (è una delizia soprannaturale, tutti ballano al chiaro di luna) cantava il tastierista Joe Washbourn dei Toploader.

Autore
Panorama

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