Sul piano Trump per Gaza il governo vorrebbe l’unanimità del Parlamento. Ma Avs e M5s dicono no: “Si finge di non vedere la sofferenza palestinese”

  • Postato il 1 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’appuntamento alla Camera è per giovedì, quando i deputati dovranno approvare una o più risoluzioni su Gaza. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani prenderà la parola per commentare la situazione in Medio Oriente: dal piano di pace di Donald Trump alla situazione della Flotilla. L’invito del governo alle opposizioni è stato esplicitato prima da Giorgia Meloni e poi ribadito dallo stesso titolare della Farnesina: “Vorremmo che tutti insieme sostenessimo questa azione di pace, non dividiamoci”. Nella minoranza, il leader di Azione Carlo Calenda sposa la tesi, sostenuto dal vecchio alleato di Italia Viva, Matteo Renzi: “Ritirare le mozioni dei diversi gruppi e dire che il Parlamento unito sostiene il piano di Trump sarebbe un atto di responsabilità”. Ma l’opposizione è tutt’altro che unita sul tema. Giuseppe Conte non vuole inquinare la linea politica tenuta fino a questo momento dal Movimento 5 stelle su Gaza. Per Avs, il piano del tycoon è “colonialista e suprematista”. Mentre il Pd si muove con cautela, cercando una sintesi tra le diverse anime, con l’ala riformista che spinge per esplorare l’idea di Washington.

I democratici si riuniranno per definire la linea a ridosso dell’appuntamento con le comunicazioni di Tajani. Mercoledì sera o giovedì mattina presto, e per il momento non si sbilanciano. Il centrodestra potrebbe decidere di chiedere il voto per parti separate sulla sua risoluzioni, per insinuarsi nelle posizioni diverse delle opposizioni. Per il leader di Avs Nicola Fratoianni il lavoro con le opposizioni, in particolare Pd e M5s, per una risoluzione unitaria sta proseguendo. “L’appello di Meloni a votare uniti è fatto senza che ci sia un testo. Rispetto al piano Trump ci sono elementi di valutazione che riguardano tutti, ma ci sono impegni rispetto ai quali non vogliamo arretrare. Il governo è pronto a riconoscere senza condizioni lo stato palestinese?”, chiede. Ancora più duro il commento del 5 stelle Conte, che sottolinea l’ambiguità dell’esecutivo su Gaza: “È davvero ardito chiedere un voto compatto su una risoluzione sulla Palestina dopo che un governo, una maggioranza, ha finto di non vedere un genocidio, 20mila bambini uccisi. Direi che non ci sono i presupposti per un voto compatto”, ha dichiarato il leader del Movimento.

Al margine della conferenza stampa di presentazione della Leopolda, Renzi ha commenta la proposta di Calenda di una mozione unica per sostenere il piano Usa sul Medio Oriente dicendo che “lo decideranno i capigruppo”, visto che “sono giochi parlamentari”. Ma che dal canto suo: “Figuriamoci se sul piano TrumpBlair io non sono favorevole”. E ha aggiunto: “Sono contento che anche Calenda riconosca che è un buon piano”.

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