Suicidio assistito negato a un 79enne ligure, Marco Cappato si offre di accompagnare Fabrizio in Svizzera

  • Postato il 16 settembre 2025
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marco cappato

Liguria. Marco Cappato ha deciso di aiutare Fabrizio, l’uomo ligure che ha annunciato di voler andare a morire all’estero, a causa dei gravi ritardi dell’ASL nei suoi confronti dopo la richiesta di ottenere il suicidio assistito.

Cappato, politico e attivista impegnato nella battaglia per il suicidio legale assistito, ha lanciato sui social una chiamata a tutti i volontari per una disobbedienza civile collettiva.

Marco Cappato: “Una campagna di disobbedienza civile per il suicidio assistito”

Occorre rispondere con un’azione sistematica di disobbedienza civile collettiva, per consentire a Fabrizio e a tutte le persone come lui di ottenere in Svizzera l’aiuto di cui avrebbero diritto in Italia” dice Cappato “Da oggi, l’Associazione ‘Soccorso civile’, che conta 43 soci e di cui sono responsabile legale – spiega – è aperta per coloro che decideranno di aiutare chi – in determinate condizioni – vuole accedere alla morte assistita a seguito di un diniego in Italia’.

La storia di Fabrizio

Fabrizio, nome di fantasia, è un ligure di 79 anni affetto da una patologia neurodegenerativa progressiva. Ha ricevuto un diniego da parte della ASL all’accesso al suicidio assistito. Secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, Fabrizio non dipende da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. Aveva chiesto la  verifica delle condizioni a febbraio 2025. Dopo le visite della commissione medica, a maggio era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Fabrizio ha presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la  rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale. Le nuove visite sono state effettuate a luglio, ma Fabrizio aspetta ancora una risposta.

Per questo adesso Fabrizio, stufo di aspettare, ha scelto di andare in Svizzera per “finire questa vita che è ormai solo una sofferenza”.

 

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Genova24

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