Suicidio assistito negato a un 79enne ligure, il consigliere Ioculano (Pd) chiede gli atti della Asl

  • Postato il 17 settembre 2025
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enrico icoulano

Genova. “Vogliamo conoscere le motivazioni con cui la Asl ha rifiutato la domanda di accesso alle procedure di fine vita a una persona di 79 anni affetta da una malattia neurovegetativa”. Così Enrico Ioculano, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità, annuncia l’accesso agli atti sul caso del 79enne che si è visto negare l’accesso al suicidio medicalmente assistito in Liguria.

“Da tempo in consiglio regionale, come opposizioni, abbiamo lavorata a una proposta di legge per far sì che anche in Liguria si possa accedere alla morte volontaria assistita rispettando la sentenza della Corte Costituzionale, e dare tempi, regole certe e chiare affinché le persone che soffrono in modo irreversibile non debbano aspettare mesi prima di avere una risposta dalla sanità regionale sulla possibilità di essere aiutati a morire senza soffrire”, ricorda Ioculano.

“Per questo – continua – ho chiesto alla Regione di sapere quante richieste di accesso alle procedure di fine vita sono state presentate in ogni Asl e, soprattutto, ricevere la copia della valutazione della commissione medica della Asl che ha ritenuto il caso non idoneo, visto che non si è a conoscenza delle motivazioni. Bisogna procedere al più presto con la discussione e l’approvazione della legge regionale affinché si abbiano regole precise e uguali per tutti”.

Il caso è stato denunciato dall’associazione Luca Coscioni. L’uomo è affetto dalla malattia del motoneurone, una patologia neurodegenerativa progressiva) che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Attualmente comunica solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet. È totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua. L’attivista Marco Cappato si è offerto di aiutarlo.

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