Stiamo erodendo 50 anni di progressi sulle vaccinazioni per l'infanzia a suon di fake news. Milioni di bambini in tutto il mondo, anche nei Paesi industrializzati, stanno tornando a rischio di malattie prevenibili a causa di uno stallo o di un peggioramento nella copertura vaccinale contro infezioni che - grazie ai vaccini - potrebbero diventare un ricordo del passato.
I numeri chiave della crisi nelle vaccinazioni pediatriche
Dal 1980 al 2019, i bambini "senza alcuna dose di vaccino" erano passati da 58,8 milioni a 14,7 milioni (riduzione del 75%); durante la pandemia, nel 2021, i bambini "a dose zero" sono risaliti a 18,6 milioni
100 Paesi hanno visto un calo della copertura contro il morbillo dal 2010
Nei Paesi ad alto reddito, 21 su 36 (inclusa l'Italia) hanno visto un calo nella copertura per i vaccini di base
Obiettivo Agenda 2030: dimezzare i bambini "zero dosi" rispetto al 2019 e raggiungere il 90% di copertura globale
Questi, in estrema sintesi, i dati contenuti in un'analisi pubblicata sulla rivista Lancet, un aggiornamento sulle stime globali delle vaccinazioni pediatriche di routine effettuate, di anno in anno, dal 1980 al 2023. Lo studio, che copre 204 Paesi e si basa su oltre un migliaio di raccolte dati, avverte della possibilità concreta che gli obiettivi di immunizzazione globale auspicati dall'Agenda 2030 possano ormai essere compromessi.. Uno strumento che potremmo usare meglio. Le vaccinazioni pediatriche di routine sono uno dei presidi di salute pubblica più efficaci e vantaggiosi dal punto di vista dei costi sanitari. In 50 anni, i vaccini per l'infanzia hanno scongiurato la morte di circa 154 milioni di bambini in tutto il mondo. La copertura globale delle vaccinazioni pediatriche ha fatto passi da gigante: il numero di bambini nel mondo che non ha ricevuto una singola dose dei vaccini di routine (cioè che nel primo anno di vita ha mancato anche la prima dose del vaccino antidifterite, tetano e pertosse, che di solito si somministra entro il secondo mese di età) è calato del 75%, passando da 58,8 milioni nel 1980 a 14,7 milioni nel 2019.. Questo progresso rischia tuttavia di mascherare problemi come le persistenti disuguaglianze nella copertura vaccinale e un progresso stagnante, aggravato dalla pandemia di CoViD-19 e dalla diffusione di campagne di disinformazione sulle vaccinazioni pediatriche.. Infatti, nel 2021, durante l'era della covid, il numero di bambini "a dose zero" è risalito fino a un picco di 18,6 milioni; inoltre, la maggior parte di essi si trova concentrata nelle regioni interessate da conflitti e in quelle in cui le risorse destinate alle vaccinazioni sono limitate, in particolare nell'Africa subsahariana.. Due passi avanti, uno indietro. Dal 2010, le vaccinazioni contro il morbillo sono calate in 100 dei 204 Paesi analizzati; mentre la copertura con almeno una prima dose contro difterite, tetano, pertosse, morbillo, polio o tubercolosi è calata in 21 dei 36 Paesi ad alto reddito analizzati (c'è anche l'Italia, insieme al Giappone, alla Francia, Stati Uniti e Regno Unito).. Un gran numero di bambini rimane vaccinato in modo insufficiente o non vaccinato e vulnerabile a malattie potenzialmente letali come polio, morbillo e difterite, mentre aumenta il rischio di epidemie che mettono a rischio i piccoli che, per motivi di salute o limiti di età, non sono ancora coperti da queste infezioni.. Questa situazione implica che, per raggiungere alcuni degli obiettivi globali di immunizzazione previsti dall'Agenda 2030, come il dimezzamento del numero di bambini vaccinati con zero dosi rispetto ai livelli del 2019 e il raggiungimento del 90% di copertura globale per i vaccini vitali (per esempio di tre dosi di vaccino contro la difterite, il tetano e la pertosse), occorrerà compiere progressi accelerati. Specialmente nei Paesi che si trovano alle prese con le sfide maggiori, come l'Asia meridionale e l'Africa subsahariana.. Disinformazione al potere. In base all'analisi, la disinformazione sui vaccini e la conseguente esitazione vaccinale rappresentano la più importante nuova minaccia ai progressi sulle vaccinazioni pediatriche. Equità e recupero della fiducia dei pazienti saranno quindi aspetti chiave sui quali costruire le future campagne vaccinali..