“Sui legami tra Berlusconi e la mafia c’è una sentenza passata in giudicato”. E Baldino (M5s) ne legge alcune parti: insulti da Forza Italia
- Postato il 16 gennaio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Nessun insulto, sui legame tra Berlusconi e Cosa Nostra c’è una sentenza passata in giudicato“. È scoppiato il caos alla Camera quando le opposizioni, nel corso della discussione sulla separazione delle carriere, hanno citato Silvio Berlusconi. Lo ha fatto, per primo, Marco Grimaldi di Avs, quando ha detto che “la verità su questo provvedimento l’ha detta il ministro Nordio. Lo ha detto esplicitamente: la separazione delle carriere è una fissazione ma anche un tributo a un fantasma oltre che leader politico degli ultimi 30 anni. È un tributo a Silvio Berlusconi. Di certo, questa proposta non esisterebbe se non fosse esistito Berlusconi, se non fossero esistiti i problemi giudiziari di Berlusconi”.
Grimaldi ha puntato subito dopo il dito contro Marcello Dell’Utri, “uomo chiave”, ha sottolineato, “dell’ascesa economica e politica” di Berlusconi, “condannato a 7 anni per rapporti accertati con la mafia” che da quando ha iniziato a collaborare con Berlusconi dal ’74 ha collezionato 13 procedimenti e che a 83 anni è ancora indagato come mandante esterno per le stragi del ’93 e ’94“. Una storia, secondo l’esponente di Avs, riportata a galla da Report e che ha fatto “indignare molti” ma “che è vera” e che è “un pezzo della storia recente del Paese di cui la separazione delle carriere è figlia”.
A Grimaldi ha risposto duramente Pietro Pittalis, di Forza Italia, che lo ha accusato di aver pronunciato parole piene “di sconcezze, maldicenze e pattume. Non si può continuamente da parte di questi signori sinistri ma con il portafogli a destra – ha aggiunto – continuare a diffamare un baluardo della giustizia come Berlusconi e non possiamo consentire a questi omuncoli senza arte né parte, a questi scappati di casa, di infangare la memoria di Silvio Berlusconi”. Parole che hanno fatto salire il clima nell’Aula con le proteste delle opposizioni e gli applausi dagli scranni della maggioranza. Ma a mettere la parola fine sul dibattito ci ha pensato Vittoria Baldino del Movimento 5 stelle, che ha citato un passaggio dell’editoriale di Marco Travaglio, in edicola mercoledì 15 gennaio, dal titolo Di padre in figlia: “Nel 1974 a Milano si svolgeva un incontro al quale prendevano parte Marcello Dell’Utri, Silvio Berlusconi, Gaetano Cinà, Stefano Bontate, Girolamo Teresi, Francesco Di Carlo e in tale occasione veniva concluso l’accordo di reciproco interesse tra Cosa Nostra e l’imprenditore Berlusconi grazie alla mediazione di Dell’Utri. Queste non sono opinioni, questo lo dice una sentenza passata in giudicato, scritta in nome del popolo italiano”. E ha concluso: “Su Berlusconi in quest’aula sono solo stati citati dei fatti sanciti da sentenze della magistratura, le opposizioni non hanno insultato nessuno”.
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