Succursale inagibile e studenti smistati, il liceo Gobetti chiede alla sindaca Salis il Palazzo della Fortezza
- Postato il 16 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Liceo Gobetti di Sampierdarena lancia un appello urgente: dopo la chiusura della succursale di via Spataro, dichiarata inagibile lo scorso giugno, oltre 400 studenti – 17 classi – vivono una sistemazione provvisoria e precaria, divisi tra una nuova succursale a Mignanego e 12 classi ospitate temporaneamente nel polo di via Giotto a Sestri Ponente.
La comunità scolastica del Liceo Gobetti – personale docente e non docente, studenti e studentesse, famiglie – chiede che venga assegnato al Liceo Gobetti il Palazzo della Fortezza, edificio già destinato in passato a funzioni educative e collocato nel cuore del quartiere.
Destinare la Fortezza al Liceo Gobetti significherebbe non solo dare stabilità agli studenti, ma anche valorizzare un patrimonio architettonico con un utilizzo quotidiano, vivo e radicato in una comunità in cui la presenza di una scuola ha un forte valore culturale e di presidio sociale.
Confidiamo che la Sindaca, già messa a conoscenza della questione attraverso la Lettera aperta di seguito allegata insieme a quella degli studenti, se ne prenda carico il prima possibile.
“La Fortezza non nasce come scuola – si legge nella lettera alla sindaca Silvia Salis – è vero, ma quanto a questo (nel deserto progettuale dell’edilizia scolastica italiana) siamo ormai rassegnati. Tra l’altro, la destinazione a istituto superiore di un palazzo storico, in una città come la nostra che conta più edifici di pregio che aiuole, consente una notevole valorizzazione del bene, e un uso quotidiano, vivente, vitale, di un patrimonio comune, come testimonia l’esperienza di Palazzo Spinola. Ad agosto, scopriamo invece che la passata amministrazione, in aprile, ha assegnato la Fortezza all’Accademia Ligustica, prestigiosa Istituzione, che tuttavia non risulta essere priva di sede, né di averne una improvvisamente inagibile, né alcun legame con il quartiere. Noi le chiediamo un intervento che rettifichi questa scelta, alla luce del buon senso. Un intervento fondato sul peso -in termini quantitativi e qualitativi- degli interessi coinvolti. Stiamo parlando di un Istituto che serve quasi 1.200 famiglie. Per il corrente anno scolastico, immaginiamo non esista soluzione alternativa a quella -tutt’altro che indolore- individuata provvisoriamente dalla Città Metropolitana. Per il successivo, osiamo sperare in una sua decisione che ripristini e consolidi il legame -storico, ed importante- con Sampierdarena, completando quella sorta di “quartiere delle scuole”, tra l’altro già da anni in buona parte pedonale, che è nel cuore del Municipio. Le chiediamo di assegnare la Fortezza al Gobetti, utilizzando il tempo che ci separa dal prossimo anno scolastico per adattarla all’uso. Decisivo è che il limbo in cui ora ci troviamo non diventi definitivo, ma sia al contrario il preludio a una sistemazione finalmente degna e stabile per i ragazzi ed i lavoratori. Altrimenti, se tutto rimarrà come al momento deciso, dovremo allora pensare, ancora una volta, che molte decisioni dei poteri pubblici non dipendono dalla logica, dalla Politica, dalla volontà popolare e dall’interesse collettivo, ma obbediscono a meccanismi di altra natura, inconoscibili dai comuni cittadini”.