Su Venere migliaia di "veneremoti"

  • Postato il 20 settembre 2024
  • Di Focus.it
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Venere, il pianeta gemello della Terra, è noto per ospitare numerosi vulcani, in certi casi attivi, e per avere una geologia molto difficile da studiare, a causa della densa atmosfera che impedisce osservazioni dirette della sua superficie. Ora uno studio del Centro Aerospaziale tedesco ipotizza che Venere sia, dal punto di vista geologico, assai più irrequieta del previsto, e che la sua superficie sia agitata da migliaia di terremoti... anzi, "veneremoti" all'anno. L'analisi è stata presentata il 13 settembre durante l'Europlanet Science Congress a Berlino.. Gemelli diversi. Poiché Venere e la Terra sono molto simili per dimensioni, massa e composizione, gli scienziati hanno usato il rapporto tra geologia terrestre e frequenza dei sismi per ricavare una stima del numero e della distribuzione dei veneremoti. Sul nostro Pianeta esiste una relazione tra le caratteristiche geologiche, per esempio la disposizione delle placche tettoniche e delle dorsali, e la frequenza dei terremoti. La litosfera di Venere non presenta placche tettoniche ma corone, formazioni geologiche di forma ovoidale che si originano nei "punti caldi" del pianeta a causa della fuoriuscita di materiale lavico liquido proveniente da una caldera sottostante. Su Venere sono state individuate circa 500 corone, riconoscibili perché la crosta presenta cedimenti concentrici nelle zone in cui si sono formate.. Migliaia di scosse. Ottenuta una mappa delle corone e delle creste di materiale che si trovano attorno a esse, e confrontandola con il rapporto tra geologia e sismi terrestri, gli scienziati hanno ipotizzato che - se Venere fosse sismicamente attiva - su di essa avverrebbero almeno 1.161 sismi di magnitudo superiore a 4 nell'arco di un anno terrestre. Se invece fosse estremamente attiva, i veneremoti superiori a magnitudo 4 potrebbero essere almeno 17.773 nello stesso arco di tempo.. Sismometri volanti. Misurarli direttamente dalla superficie come abbiamo fatto con Marte sarebbe difficile, poiché le temperature medie sul suolo venusiano si aggirano attorno ai 464 °C. Ma potremmo sfruttare a nostro favore la densità dell'atmosfera di Venere per progettare strumenti "aerei" di misurazione dei sismi: i gas che avvolgono il pianeta sono così spessi che è plausibile continuino a propagare le onde sismiche generate nel sottosuolo. Se così fosse, potremmo avvertire i veneremoti usando palloni meteorologici che navigano nell'atmosfera di Venere..
Autore
Focus.it

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