Stupro sulla nave, il pm: “La ragazza non ha mentito”. In aula gli amici di lei, depistati dagli imputati

  • Postato il 31 gennaio 2025
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nave msc crociere

Genova. Il sostituto procuratore Federico Panichi ha chiesto l’archiviazione dall’accusa di calunnia per la studentessa romana 19enne, violentata a bordo della nave Msc Seaside a maggio. “Nessun prova che la ragazza abbia detto il falso” scrive il pm nel documento inviato alle parti. Ora sarà il gip a decidere mentre è il corso il processo contro i tre presunti stupratori.

 

Uno degli imputati ribadisce: “Primo rapporto fu consenziente”

Nell’ultima udienza che si è tenuta martedì a parlare in aula è stato proprio uno degli imputati, quello che accusa la ragazza di averlo calunniato perché – sostiene il francese – il primo rapporto sarebbe stato consenziente. E davanti ai giudici ha continuato a ribadire la sua verità. Gli altri due giovani accusati dello stupro di gruppo saranno interrogati il prossimo 11 febbraio.

I compagni di classe “depistati” e aggrediti mentre cercavano l’amica

In udienza sono stati ascoltati anche due amici della studentessa. Uno è il ragazzo che aveva visto l’amica andare via “insieme al francese con i capelli rossi”. Non vedendola tornare subito aveva cominciato a preoccuparsi. Aveva chiesto agli altri due imputati dove fosse la loro cabina e loro l’avevano depistato, indicando tutt’altra zona della nave. Il ragazzo aveva bussato ma alla porta aveva trovato persone che nulla avevano a che fare con la vicenda. Era stata poi la stessa vittima, più tardi e sotto choc, a indicare agli amici dove era avvenuto lo stupro e chi erano i responsabili.

E su questo punto un’altra ragazza ha ribadito ai giudici quanto aveva già raccontato agli investigatori della squadra mobile vale a dire di essere stata aggredita e strattonata da due degli imputati quando erano andati a bussare alla loro cabina: uno dei due l’aveva presa per il collo, l’altro l’aveva spinta via fino a farla sbattere contro il corrimano.

Nella scorsa udienza era stata ascolta una studentessa di una scuola di Messina: anche con lei uno degli imputati avrebbe provato ad adottare la stessa tecnica di invitarla in cabina per fare due chiacchiere e bere qualcosa. Lei tuttavia, appena lui l’aveva baciata era scappata e aveva avvertito un professore.

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Genova24

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