Studiato il suo Dna, la donna morta a 117 anni aveva i "geni della giovinezza". Come è cambiata negli anni (VIDEO)
- Postato il 13 marzo 2025
- Di Agi.it
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Studiato il suo Dna, la donna morta a 117 anni aveva i "geni della giovinezza". Come è cambiata negli anni (VIDEO)
AGI - Aveva un Dna unico, dei geni in grado di rallentare l'invecchiamento, la donna più anziana del mondo morta lo scorso agosto in Spagna a 117 anni. La donna, nata negli Stati Uniti, aveva attribuito la sua longevità a "fortuna e buona genetica". E, evidentemente, Maria Branyas Morera aveva ragione.
Uno studio sul suo microbioma e sul DNA gli scienziati hanno iniziato a condurre prima della sua morte ha stabilito che i geni che ha ereditato hanno permesso alle sue cellule di "comportarsi" come se avessero 17 anni meno. E il microbiota della donna rispecchiava quello di un bambino, secondo una ricerca condotta dal professore di genetica dell'Università di Barcellona Manel Esteller, uno dei principali esperti di invecchiamento.
Il quotidiano catalano Ara ha riportato per la prima volta i risultati dello studio su quello che è stato descritto come il "genoma privilegiato" di Branyas all'inizio di marzo. Il team di Esteller ha scoperto che la donna ha mantenuto la sua lucidità fino quasi alla fine della sua vita. E i disturbi con cui si è confrontata durante i suoi lunghi anni erano in gran parte limitati a dolori articolari e alla perdita dell'udito.
I ricercatori hanno notato come Branyas avesse fatto una serie di scelte di vita sana che l'hanno indubbiamente aiutata a trarre vantaggio dal suo corredo genetico unico. Ha adottato una dieta mediterranea che includeva tre yogurt al giorno. Ha evitato di bere alcolici e fumare, le piacevano le passeggiate e si circondava costantemente di familiari e persone care: tutto questo ha aiutato a scongiurare declini sia fisici che mentali che avrebbero potuto accorciare la sua vita.
Branyas, ricorda il Guardian, era nata a San Francisco il 4 marzo 1907, dopo che i suoi genitori si erano trasferiti dalla Spagna e dal Messico negli Stati Uniti. Ha vissuto la guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale, la pandemia influenzale del 1918 e il Covid-19. Ha fatto notizia a livello internazionale contraendo il Covid nel 2020, che ha vissuto in maniera totalmente asintomatica.
Il segreto della sua longevità eccezionale, aveva detto al Guinness dei Primati, stava in "ordine, tranquillità, buoni rapporti con la famiglia e gli amici, contatto con la natura, stabilità emotiva, nessuna preoccupazione, nessun rimpianto, molta positività e stare lontano dalle persone tossiche"." E oggi sappiamo, anche grazie alla genetica.
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