Studentessa stuprata su una nave da crociera, il pm chiede fino a 9 anni di carcere per i tre imputati

  • Postato il 28 marzo 2025
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Genova. Il sostituto procuratore Federico Panichi ha chiesto condanne comprese tra 5 e oltre 9 anni di reclusione per i tre giovani francesi accusati di aver violentato una studentessa 19enne a bordo di una nave da crociera Msc al largo di Genova la notte tra il 17 e il 18 maggio scorsi. 

La pena più alta è stata chiesta per Charly Ethon Karl: oltre 9 anni di reclusione. Per lui è stata chiesta la pena più alta perché è anche accusato di detenzione di materiale pedopornografico trovato sul suo smartphone. Otto anni sono stati chiesti dall’accusa per Stephane Feuilleret e 5 per Damien Dauteuille La Font, che era entrato in cabina per ultimo e non ha partecipato direttamente alla violenza ma è accusato di “concorso” in quanto la sua presenza avrebbe rafforzato il comportamento degli altri due. 

La studentessa, 19enne e residente a Roma, era in gita scolastica e aveva conosciuto due dei giovani francesi che erano saliti al porto di Marsiglia a bordo della Msc Seaside. Era stata invitata nella loro cabina per bere qualcosa e chiacchierare ma una volta dentro invece aveva subito  ripetuti abusi, contro la sua volontà. Prima da un solo ragazzo (Feuilleret, che si è sempre difeso dicendo che si era trattato di un rapporto consenziente), quindi dagli altri arrivati dopo (In particolare da Ethon Karl mentre La Font potrebbe non aver partecipato direttamente, ma si è a lungo trattenuto secondo gli investigatori assistendo ai rapporti. Ad un certo punto era riuscita a fuggire e a cercare l’aiuto di alcuni compagni di classe e degli insegnanti.

I ragazzi erano stati arrestati appena arrivati a Genova. Dalle prime indagini si era anche scoperto che poco prima dello stupro un’altra studentessa, originaria di Messina, era stata attirata dai francesi in cabina ma era riuscita ad andarsene prima che accadesse il peggio.

Nella cabina, dopo che si erano consumate le violenze, era entrato un quarto giovane, minorenne, che era stato indagato dalla Procura dei minori che ha nelle scorse settimane chiesto però l’archiviazione nei suoi confronti. La 19enne, attraverso l’avvocata Claudia Sorrenti, ha presentato opposizione.

Così come i tre imputati hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione depositata dal pm della studentessa che loro avevano denunciato per calunnia. Ma per il pm però non ci sono dubbi: la ragazza ha sempre fatto un racconto lineare dei fatti e non ha mentito.

L’udienza è stata rinviata a maggio per le conclusioni dei difensori. E entro la fine del mese potrebbe anche arrivare la sentenza.

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Genova24

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