Stretta di Trump sull’immigrazione: stop ai Paesi del Terzo Mondo ed espulsioni di massa dopo l’attentato di Washington
- Postato il 28 novembre 2025
- Di Panorama
- 7 Visualizzazioni

Nuova stretta di Donald Trump all’immigrazione. “Sospenderò definitivamente l’immigrazione da tutti i Paesi del Terzo Mondo per consentire al sistema statunitense di riprendersi completamente”, ha dichiarato il presidente americano in un lungo post su Truth. “Porrò fine a tutti i milioni di ammissioni illegali di Biden, comprese quelle firmate dall’Autopen di Sleepy Joe Biden, ed espellerò chiunque non rappresenti un valore per gli Stati Uniti o sia incapace di amare il nostro Paese, porrò fine a tutti i benefici e sussidi federali ai non cittadini del nostro Paese, denaturalizzerò i migranti che minano la tranquillità interna ed espellerò qualsiasi cittadino straniero che rappresenti un onere pubblico, un rischio per la sicurezza o che non sia compatibile con la civiltà occidentale”, ha aggiunto. “Solo la migrazione all’inverso può risolvere completamente questa situazione”, ha concluso, non specificando, almeno per il momento, quali saranno i Paesi interessati dal blocco.
La decisione dell’inquilino della Casa Bianca è arrivata dopo l’attentato verificatosi mercoledì a Washington, dove un cittadino afgano ha aggredito con un’arma da fuoco due soldati della Guardia nazionale, di cui una ha perso la vita e l’altro versa in gravi condizioni. L’aggressore, che aveva collaborato con la Cia prima della caduta di Kabul, era entrato negli Stati Uniti a settembre 2021 nell’ambito del programma per rifugiati afgani, avviato dall’amministrazione Biden. Successivamente, a dicembre 2024, aveva fatto richiesta di asilo: richiesta, la cui approvazione era arrivata lo scorso aprile. “Dobbiamo ora riesaminare ogni singolo straniero entrato nel nostro Paese dall’Afghanistan sotto la presidenza di Biden”, aveva affermato Trump già mercoledì sera. E, poco dopo le sue parole, lo United States Citizenship and Immigration Services aveva annunciato che “con effetto immediato, l’elaborazione di tutte le richieste di immigrazione relative a cittadini afgani è sospesa a tempo indeterminato, in attesa di un’ulteriore revisione dei protocolli di sicurezza e di controllo”. Non solo. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha anche reso noto che sottoporrà a revisione tutti i permessi di asilo concessi durante ai quattro anni dell’amministrazione Biden.
Non è comunque detto che la stretta migratoria sarà l’unica conseguenza della sparatoria di mercoledì a Washington. Trump, che ha chiesto di schierare nella capitale altri 500 soldati della Guardia nazionale, potrebbe decidere di intensificare la riforma degli apparati. Come accennato, l’aggressore aveva collaborato con la Cia in passato. Senza trascurare che, l’anno scorso, l’Fbi aveva arrestato un altro afgano, anche lui entrato negli Stati Uniti nel settembre 2021, che era stato incaricato dall’Isis-K di effettuare un attentato il giorno delle elezioni presidenziali. Ebbene, secondo Nbc News, costui aveva lavorato per la Cia come guardia di sicurezza.