Strategia e crescita. Tutte le intese tra Italia e Arabia Saudita

  • Postato il 26 gennaio 2025
  • Economia
  • Di Formiche
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Accanto bilaterale tra Giorgia Meloni e Mohammad Bin Salman ad Al Ula, che si è svolto all’interno del campo tendato del principe, si è svolta la tavola rotonda di alto livello italo-saudita a cui hanno preso parte una serie di soggetti, istituzionali e privati, con l’obiettivo di cementare le relazioni fra i due Paesi. Siglate intese per 10 mld dollari.

La tavola rotonda

La cantieristica mescola geopolitica e cyber sicurezza, ha spiegato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, a proposito degli accordi industriali siglati in Arabia Saudita che prevedono “una collaborazione di natura strategica, tecnologica, come per esempio con il ‘Kaust’, che è il centro di ricerca ed è a tutti gli effetti una facoltà di ingegneria e tecnologia” e poi c’è “anche un accordo di collaborazione industriale per allargare anche al civile l’interesse a condividere know-how nella costruzione di navi”. Secondo l’ad l’investimento consiste nell’aprire “una realtà, aprire una società, aprire un ufficio, mandare persone coraggiose a coltivare e sviluppare le relazioni, identifica dei partner industriali che hanno già realtà produttive cantieristiche e poi il piano di investimenti vero e proprio è in cascata all’acquisizione di contratti E’ chiaro che la bravura è investire prima, piuttosto che investire dopo. partnership con tutti i possibili fornitori di sistemi e componenti che servono per costruire una nave”.

Di strategia crescita sul lungo periodo ha parlato l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, a proposito della crescita in Arabia Saudita. Presente alla tavola rotonda di alto livello italo-saudita organizzata ad Al-Ula in concomitanza con la visita ufficiale della premier, Cingolani ha osservato che “bisogna cominciare a costruire delle filiere industriali, l’idea è di portare qui delle filiere di costruzione del settore aeronautico e poi, sulla base di questa collaborazione che fa crescere una vera e propria cultura industriale, stringere delle collaborazioni industriali di lungo termine, non semplicemente commerciali”, quindi lavorare su un “rapporto alla pari per portare tecnologie e costruire insieme una strada di lungo termine”. Parola d’ordine sinergie industriali, come dimostrano vari accordi tra cui quello sugli elicotteri NH90 e gli aerei di riconoscimento e trasporto.

Il partenariato

“Il nuovo partenariato strategico tra Italia e Arabia Saudita segna un momento storico nelle relazioni bilaterali, fondato sulla combinazione tra pragmatismo commerciale e visione strategica di lungo termine”. Così Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo alla tavola rotonda. “L’accordo enfatizza l’importanza di preservare le identità culturali uniche di entrambi i paesi mentre si persegue la modernizzazione delle relazioni. Sul fronte economico-commerciale, la posizione dell’Italia come sesto fornitore e ventiduesimo cliente dell’ Arabia Saudita testimonia la solidità dei rapporti esistenti. Particolarmente significativa è la complementarità tra Vision 2030 saudita e l’expertise industriale italiana, con un’attenzione particolare alla diversificazione economica e alla transizione. La cooperazione energetica – aggiunge – si estende a settori strategici chiave, comprendendo lo sviluppo dell’idrogeno verde, la trasformazione digitale, gli scambi culturali, la difesa e l’innovazione tecnologica Le profonde sinergie tra le due nazioni si manifestano in una visione condivisa per un futuro sostenibile e prospero, trasformando questo accordo in una vera e propria alleanza strategica basata su interessi comuni e rispetto reciproco”.

Joint Venture

Il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, sullo stabilimento in joint venture in Arabia Saudita annuncia che l’inizio della produzione è previsto per il 2027. Il 75% è del fondo sovrano saudita Pif, mentre la gestione italiana e produrrà a regime 3 milioni e mezzo di pneumatici, “di cui circa un milione e mezzo marca Pirelli e il resto con un brand locale, questo è il quadro”. Inoltre spiega di aver un ottimo rapporto con l’università Kaust, “dove lavoriamo su digital twin, modellistica, per noi è importante, Potrebbero servire l’Arabia Saudita e tutta l’area in una fabbrica qui 2027″.

Autore
Formiche

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