Stragi nazifasciste nelle valli piemontesi: il 30 novembre a Giaveno si ricorda la strage del 1944
- Postato il 20 novembre 2025
- Torino
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – A Giaveno la prossima domenica, 30 novembre, ci sarà la commemorazione dell’81° anniversario del rastrellamento nazifascista del 27, 28 e 29 novembre 1944. In questa occasione morirono 14 partigiani e 38 civili.
A commemorare le vittime saranno la Città di Giaveno, la sezione ANPI Giaveno Val Sangone e l’Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone. Il programma: alle 14 l’omaggio ai caduti di piazza San Lorenzo e a quelli ricordati nelle lapidi di via Ruata Sangone angolo via Beale, nel pilone della borgata Tetti Via e nella chiesa della borgata Mollar dei Franchi. Alle 15, nella chiesa di San Michele Arcangelo in borgata Provonda, sarà celebrata una Messa in suffragio dei caduti, animata dalla cantoria parrocchiale San Lorenzo e Santa Cecilia di Sangano, diretta dal maestro Gianfranco Accastello. A seguire l’omaggio al sacrario nel cimitero di Provonda.
La storia
Nel novembre 1944 due colonne tedesche attaccarono la Val Sangone per accerchiare le formazioni partigiane, ma i distaccamenti, ben nascosti e in assetto difensivo, riuscirono a sfuggire. Fallito l’obiettivo militare, i nazisti si accanirono sulla popolazione: la valle fu isolata, imposto il coprifuoco e numerose borgate vennero incendiate. In vari centri i soldati saccheggiarono le case e malmenarono gli abitanti, mentre in alcune località civili furono uccisi sul posto, tra cui bambini e donne. Il 30 novembre furono fucilati 17 partigiani a Giaveno davanti alla popolazione. Un lancio alleato del 1° dicembre provocò una nuova ondata di rastrellamenti e violenze, con arresti anche tra il clero. Tedeschi e fascisti stabilirono presidi permanenti, ma molte unità partigiane riuscirono a ripiegare in pianura grazie all’aiuto decisivo degli abitant
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