Strage continua in Ucraina e Gaza: ecco come reagiscono i politici italiani

  • Postato il 26 maggio 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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La strage continua mentre i cosiddetti grandi chiacchierano senza risolvere nulla.

Quella di ieri è stata un’altra giornata di morte con la Russia scatenata e Zelensky che continua a implorare Trump di intervenire cercando in qualche modo la pace.

Putin difende le sue imprese e il popolo è con lui perché alcuni droni ucraini hanno tentato di attaccare l’elicottero su cui viaggiava. Con lo scopo evidente di ucciderlo.

E’ un mondo impazzito dove è difficile trovare il bandolo della matassa che serva a far tacere le armi. E’ vero: il presidente americano è freddo, non ha più l’entusiasmo di un tempo quando era sicuro di far cessare la guerra da un giorno all’altro.

Trump non ferma la strage

Strage continua in Ucraina e Gaza: ecco come reagiscono i politici italiani, nella foto, Donald Trump e Vladimir Putin
Strage continua in Ucraina e Gaza: ecco come reagiscono i politici italiani (Donald Trump e Vladimir Putin nella foto Ansa) – Blitzquotidiano.it

Parole, soltanto parole perchè al dunque si è al punto di prima. Anzi, forse peggio. Putin e Trump non hanno in agenda nessun incontro, nemmeno una telefonata che possa riavvicinarli. Ragione per cui a Kiev ed in molte altre zone del Paese i bombardamenti si susseguono e l’esercito continua ad occupare zone nemiche. La strage continua.

Donald Trump è imprevedibile: non commenta in nessun modo le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, ma diventa ciarliero con Ursula Von der Leyen. Riceve una telefonata dalla presidente della commissione europea decidendo di rinviare i dazi. La scadenza non è più a giugno, ma il nove luglio. “Serve per raggiungere un buon accordo”, commenta l’esponente europea.

Il ruolo di Giorgia Meloni

Ma c’è chi in Italia dice sottovoce che Ursula si sia rivolta alla Meloni che ha un buon feeling con Donald. La sinistra tace perchè quando vede che la nostra premier possa fare davvero da pontiera con gli Stati Uniti non vuole riconoscerle i meriti che è riuscita a raggiungere in campo internazionale.

L’opposizione protesta (giustamente) contro il massacro degli uomini, delle donne e dei bambini che vivono nella striscia di Gaza. Elly Schlein è in prima linea, si rivolge alla “sua creatura” – il campo largo –  per organizzare una manifestazione nazionale. Ben venga, l’iniziativa non può non essere accolta.

Però, la stessa sinistra non deve essere dalla parte di coloro considerati guerrafondai. In primo luogo  Emmanuel Macron, seguito da Keir Starmer. Francesi e inglesi uniti non si sa a quale scopo, se non quello di innescare nuovi dissidi non proprio favorevoli alla pace. Ebbene, invece di essere d’accordo con la Meloni (la quale non vuole mandare truppe europee a Kiev), si schierano con la coppia franco-inglese affermando che la Meloni è isolata e non ha più voce in capitolo nel vecchio continente.

Salvo poi fare un passo indietro quando si tratta di intercedere con Trump.

Non è il solo uomo politico a cui il presidente del consiglio italiano può rivolgersi. Da quando è diventato papa, Giorgia ha un ottimo feeling con Leone XIV al quale telefona spesso per cercare insieme una strada che conduca alla pace. E’ così stretto il suo legame con il pontefice che qualcuno ironizzando ha scritto:  “Più che pontiera con Trump, lei è la pontiera con il Padreterno”. Sorridiamo per non piangere se passiamo ad analizzare i problemi di casa nostra.

Maurizio Landini, il leader indiscusso della Cgil, è contro tutto: qualsiasi cosa faccia il governo scuote la testa per partito preso. Tanto è vero che un’altra sindacalista, Daniela Fumarola, numero uno della Cisl, non trova con il suo collega nemmeno il più piccolo accordo. “Con determinati personaggi è difficile interloquire”, sostiene un politico che vuole rimanere anonimo. “Sono troppo aggressivi e determinati e non c’ è dialogo che tenga”.

I problemi sono tanti, fra i più delicati quello della popolazione italiana che si invecchia sempre più. Il 24,7 per cento (cioè 14 milioni) hanno più di 65 anni; gli over 80 sono più dei bambini con meno di 10 anni. Che cosa possiamo contrapporre al tema della mancata natalità?

Sarebbe necessario un welfare diverso che invogli le coppie a mettere al mondo i figli. Oggi è assai complicato andare avanti. Gli stipendi sono bassi e molte migliaia di famiglie fanno i salti mortali per raggiungere la fine del mese. Però, di tutto questo le forze politiche si disinteressano (o quasi) perchè ognuno è impegnato a mettere KO l’avversario.

Tutto è relativo, dunque. Spesso ci si esalta per poco.

Prendiamo ad esempio il campionato di calcio che ieri ha scritto la parola fine. La Juventus, la signora del calcio, arriva appena quarta ed esplode la gioia in campo perchè si possa a stento giocare in Champions. E’ proprio vero: chi si accontenta gode.

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Autore
Blitz

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